venerdì 26 febbraio 2016

Dignità.

Non so decidere fra il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Il desiderio era per: tutto pieno, ma sapevo essere illusione, quindi devo rimanere nel dubbio. L'impressione certa, proviene dallo spettacolo(????) offerto dai nostri senatori(minuscola voluta), squallore. Salvo poche eccezioni, una sfilata di guitti bercianti e, per me, una sofferenza ascoltare discorsi sconclusionati. Avevo seguito, la scorsa settimana e la precedente, i teatrini allestiti da soggetti dalla mezz'età in avanti, su Senato Tv, esercitando tutto me stesso nello sforzo di non addormentarmi. Ogni tanto la scossa di un Giovanardi o Gasparri mi riportava miracolosamente al tema: Diritti civili, strappandomi alla voglia di sonno. Ieri, verso le diciotto, la conclusione con il voto di fiducia. A computer spento, cercavo di riassumere, di sintetizzare il dibattito nelle varie voci e il risultato. Più procedevo, maggiore era il senso d'una mancanza. Solo alla fine, con un senso di smarrimento, avevo capito cosa mancava, un termine: Dignità. E il bicchiere mezzo pieno si era svuotato.
Il ddl, così com'era, ed anche com'è passato, concede diritti, ma non restituisce la dignità sottratta da almeno un paio di millenni, anzi dalle parole di chi pure ha votato la fiducia: Angelino Alfano, è stato ribadito il concetto: contro natura, tanto per fissare la vita omosessuale, fuori della dignità umana e persino animale. Ecco, agli omosessuali si può e si deve dare la possibilità di sposarsi, di accedere alle adozioni, alla pensione di reversibilità, di potersi assistere e quant'altro, ma se non gli si restituirà la dignità rubata, io, noi, voi e tutta Italia può scordarsi d'essere: Paese civile.

giovedì 25 febbraio 2016

Religioni e guerre.

Religioni. Sono certo di non essere capace di spiegare l'etimo preciso del termine:religione. Da millenni si dibatte il tema con interpretazioni diverse, quindi m'astengo, una però mi sento di confutare: la derivazione da religere, riunire, perché nessun altro è riuscito, come le religioni, a dividere. Già sono divise loro, nell'interpretazione del divino, in più, ogni religione, si divide in correnti, più o meno numerose. Ieri sera, più di un effettivo interesse la curiosità mi aveva spinto alla ricerca, tramite internet, del numero di scismi subito dal cristianesimo. In meno di mezz'ora mi ero perso nel web consultando la Treccani Wichipedia ed altre fonti del sapere. Sceso dai grandi raggruppamenti, dai medi e dai medio piccoli, mi ero trovato ad affrontare una serie numerosissima di gruppi, mini gruppi, gruppuscoli e gruppi infinitesimali. Unico tratto in comune, la convinzione d'ognuno di essere l'unico e il solo interprete della parola di Dio. A parte la facezia di Dio bisognoso d'interprete, lo strano è che, all'interno dei gruppi gruppuscoli etc, ci sono ulteriori divisioni.
Quindi più che riunire le religioni dividono, con effetti deleteri per la specie umana. Stiamo vivendo un periodo di scontri bellici con centinaia di migliaia di vittime e, sovente, i commentatori ufficiali e non, si spendono in affermazioni d'estraneità di motivi religiosi Mi permetto di obiettare con un ragionamento: le religioni, intellettualmente, dipendono da testi scritti, ma il corpo è composto da persone, ed anche le azioni dipendono da queste, perciò se in guerra si sente urlare il nome di Dio, per farne parte della fazione, e se a urlare sono i combattenti, spinti da imam, preti e ajatollah, come si fa ad affermare l'assenza di motivi religiosi? Motivi distorti da interpretazioni integraliste dei testi religiosi? Affatto, è l'esatta osservanza dei testi integralmente accettati e applicati. Lo so, nella Bibbia si proibisce di uccidere con l'espresso comandamento: non uccidere, nel Corano, quasi uguale precetto, è: non ucciderai un altro uomo. Però, nemmeno Dio è coerente con i suoi precetti, pagina dopo pagina si passa agli inviti(ordini) del medesimo Dio, di uccidere qualcuno, talvolta l'intero popolo di una città(Non parlo dell'episodio di Sodoma)bambine e bambini compresi. Quindi dove sbaglia Daesh o Isis nella Jhijad islamica, che sgozza, crocifigge, fra strage di innocenti a migliaia? Per fortuna sbaglia in civiltà, la civiltà nata con l'Illuminismo, che aveva sottratto la morale pubblica alle religioni, lasciando al singolo il privato sentire e, alle chiese, il diritto di predicare un credo. A quasi tre secoli di distanza, molti segnali indicano un arretramento, le religioni, temendo di andare sotto scacco, hanno fatto ricorso all'arrocco dell'integralismo. Pochi, nelle gerarchie si sottraggono a questa scelta, nelle cattoliche Papa Bergoglio stenta a essere seguito, nelle sue istanze di pacificazione sociali da Vescovi e Cardinali, il mondo islamico, diviso e in lotta di fazioni, è però unito a imporre le leggi di Dio ai popoli dove governano e, possibilmente, dove arrivassero a comandare in futuro. Le chiese protestanti e ortodosse cristiane, non vedono l'ora di mettere il cappello del loro credo sugli ordinamenti giudiziari, nell'India si viene uccisi per un nonnulla perché certi comportamenti vengono ritenuti offensivi a una dea o un dio dell'immenso gota divino. Svegliamoci, oppure dovremo piegarci al ritorno del fondamentalismo. E ricordiamoci: quando il fondamentalismo religioso, è libero di comandare, muoiono libertà e diritti personali.

martedì 23 febbraio 2016

Da meditare

Considerazioni. (spunto in arrivo dal progetto di legge sulle unioni civili)
Partiti di destra incagniti per omofobia, centro moderato, si fa per dire, ambiguo, sinistra, ma non è novità, confuso, vittima: Costituzione. In difesa di quest'ultima, l'ignoranza del popolo e dei parlamentari stessi della materia, l'evidente insipienza di cosa riportano gli articoli e l'evidentissimo fatto che, raramente, qualcuno la legge per intero, ma la cita a capocchia.

lunedì 22 febbraio 2016

4 Petali Rossi, quattro racconti di violenza contro le donne.

Terminata la lettura del libro 4 Petali Rossi, l'impressione sia stato scritto per farmi piangere, è netta. Perché ho pianto, eccome. 
I quattro racconti, hanno ferito una corda sensibile del mio animo.
Non provo vergogna, nemmeno sento di essere meno virile, se ho pianto, provo vergogna, piuttosto, di appartenere a un genere incapace di capire la valenza dell'altro da sé: le donne. 
I quattro racconti, sono scritti molto bene, lo stile scorrevole e, a tratti, spezzato descrivono, perfettamente, lo stato d'animo delle protagoniste e, ahimè, l'animalità da predatori delle figure maschili, di primo piano. Le storie, mescolano la violenza fisica dello stupro, alla violenza psichica, subdola, del seduttore narciso, a prima vista, parrebbe la sconfitta del genere femminile, vinto dalla superiore forza maschile, a guardar bene, però, la donna vittima, pur ferita, sconvolta, perfino uccisa rimane donna, mentre l'uomo arretra, arretra, arretra fino al buio del primordio, quando il cervello contava meno dei muscoli.
4 Petali Rossi, è stato scritto da Arianna Berna, Monica Coppola, Silvia Devitofrancesco, Loriana Lucciarini, senza fini di lucro proprio, come senza lucro, è stato edito da Edizioni Arpeggio Libero, anche la grafica è stata gratuitamente offerta dalla designer Maria Teresa Di Mise perché, il ricavato, andrà interamente, al centro antiviolenza BeFree, per consentire la realizzazione del progetto: CASA DELLE DONNE NELLA MARSICA.
Non è certo imperativo, non è nel mio carattere, ma chi voglia e può, troverà il libro: 4 Petali Rossi, presso il sito ufficiale di Arpeggio Libero,www.arpeggiolibero.com
Costa 14 euro, ben spesi. Grazie.


domenica 21 febbraio 2016

BUFALE.

Scherzi, prese in giro, burle per far cadere l'ingenuo in equivoco, questo era l'intento nel corso del carnevale è, più accentuato uso, il 1° aprile, il classico pesce. Una perversa malattia sociale, negli ultimi tempi, ha colpito la bufala, apparentandola sorella stretta alla menzogna, alla diffamazione e alla calunnia. Caderci e credere alle bufale, non sono solo più, gli ingenui, bensì, pur con superficialità, quasi tutti gli utenti dei social.
Sufficiente, ai costruttori delle bufale, trovare un argomento che incuta disagio, peggio paura. Una schiera di professionisti, lucrano denaro in questo, disonesto, modo. Basta creare un blog, una testata giornalistica fasulla e il gioco è fatto, si pubblica su Facebook e altri social, sicuri di ricevere un gran numero di: mi piace e, a ogni clic per accedere alla notizia completa, incassare. Non si sottraggono alla pratica, anche i veri giornali che, a seconda dell'orientamento politico, cercano di favorire il partito di riferimento. A usare, con perversione massima, le bufale, si aggiungono certi personaggi della politica ufficiale. Non parlo delle promesse dei politici, bufale sì, ma a caderci, ormai non è rimasto nessuno. Sono le notizie tendenziose, per accrescere il proprio favore elettorale. Ne cito una, anche se un po' vecchiotta, emblematica nel diffondere allarme: I migranti porteranno l'Ebola da noi. Mai un caso, per il semplice motivo che, un ammalato d'Ebola, sarebbe morto, ben prima di imbarcarsi nel viaggio verso l'Europa. Non cadere nella trappola di una bufala, è semplice: si contatta il sito bufale.it. Non è dovere, ma è saggio verificare l'attendibilità di una notizia, prima di dare corso alla diffusione, perché le bufale danneggiano tutti, nel vivere civile.    

venerdì 19 febbraio 2016

Mi faccio schifo, in compagnia a molti altri.

La mia disposizione di spirito, oggi, è di rifiuto a tutte le sciocchezze diffuse sulle pagine Facebook. Perché mi danno la sensazione di vivere una società composta da solo giullari. Si badi bene: non mi escludo, però mi vergogno e vorrei si vergognasse l'intera popolazione presente nell'Unione Europea, disunita in tutto, salvo trovarsi unita nell'egoismo. In queste ore, i capi di governo si affannano a convincere la Gran Bretagna a rimanere unita agli altri Paesi, nelle medesime ore, nel mar Egeo, si può scommettere, essendo certi di vincere la scommessa, centinaia di migranti dalla Siria navigano su gommoni fatti con la carta pressata, quanti affogheranno? Fra gli annegati, quanti bambini?
Non voglio sentir dire: NESSUNO LI OBBLIGA, perché noi li obblighiamo, noi popolo dell'Europa benestante e i popoli, altrettanto benestanti, del mondo di cultura occidentale, fra questi includo la Russia e parte dell'Oceania. Fosse nelle mie possibilità, il motu proprio di spostare i siriani qui, dove viviamo noi, e noi là, sulle coste della Turchia, con i figli al collo, abbigliati con fasulle cinture di salvataggio, in procinto di affollare gommoni di carta pressata, di sicuro incominceremmo a chiederci quale maledizione è calata sulla nostra vita. La medesima domanda che si rivolgono i profughi siriani, in questo momento. La loro disgrazia siamo noi. Io davanti al mio computer, voi davanti al vostro, in compagnia alle centinaia e centinaia di milioni che, dalla Russia agli Stati Uniti a tutta Europa e Oceania, sfornano sciocchezze sulla propria pagina. Puro egoismo da imbecillità. Non è colpa nostra, bensì dei Governi? Chi ci governa è nostra creatura. Ci siamo indignati per i morti al Bataclan, abbiamo pianto le vittime dell'assalto a Charlie Ebdo e nemmeno una lacrima per il mezzo milione di civili morti in Siria. Non sono dei nostri? Un ragionamento degno del califfo Al Baghdadi. Sapete l'unica cosa che si sta facendo? MURI! L'ultima trovata, quella dei Paesi ex satelliti dell'URSS: l'offerta alla Macedonia di accollarsi la spesa di un muro per isolare la Grecia e così impedire il passaggio a nord dei migranti siriani. Mi dolgo di aver approvato, ai tempi della gestione Prodi, la decisione della commissione europea di accettare l'entrata nell'unione della Polonia, Ungheria, Romenia, Slovacchia e Repubblica Ceca, autrici della proposta. Altra dolenza: ho sempre considerato necessario tenere unita l'Europa, non lo penso più, i Paesi sopra citati e la Gran Bretagna desiderano mantenere la propria indipendenza? Nell'Unione Europea, non ci sia posto per loro, si starà meno stretti.

giovedì 18 febbraio 2016

Condivido in pieno.


Il M5S, come alcuni del PD sia chiaro, si è comportato in maniera vergognosa e non accetto giustificazioni di sorta di chi si arrabatta a scrivere post deliranti con il solo scopo di far credere, invano, il contrario. Siamo un paese governato da bambocci che vivono nel terrore di mettersi contro il Vaticano ed una riprova è il silenzio quando vengono fuori notizie, confermate, di religiosi di ogni ordine e grado scoperti pedofili o ladri. Io non ci sto e mi vergogno di stare in questo paese dove ahimè ho deciso di tornare a vivere. Ci sono cittadini di serie A e di serie B, ma i doveri sono tutti di serie A, piccola e squallida Itaglia.

VECCHIUME.

La meglio uscita su Twitter, va riconosciuta a Vittorio Zucconi, la riporto in versione, forse imperfetta, ma sostanzialmente uguale.
IERI, I SENATORI HANNO VOLUTO DIMOSTRARCI, PERCHE' E' NECESSARIO ABOLIRE IL SENATO.
M'inchino al talento del celebre giornalista, non si potrebbe aggiungere di più a così perfetta analisi. Seguito per intero il dibattito sulle unioni civili, la mia impressione era stata di aver assistito a una disputa fra vecchi rimbambiti, all'interno della Baggina.

mercoledì 17 febbraio 2016

Astuzia.

Strano e bizzarro paese, l'Italia. Magari oggi non più, ma negli anni a cavallo dell'ultima guerra si giocava a nascondino, fra bambini. Gioco contagioso e altamente virale che si trasmetteva fino ad età adulta. I bambini più sprovveduti, si nascondevano dietro un tronco smilzo, appena sufficiente a coprirli agli occhi del cacciatore di turno. Bastava spostarsi di mezzo metro e li si scovava subito. Gli adulti invece, quel tipo di adulti che giocano a nascondino con gli affari di Stato, nascondevano carte segrete e imbarazzanti, con molto più astuzia: giravano gli armadi pieni di documenti riservati, con le porte a parete. Questo raffinatissimo trucco, ha avuto il merito(?)di salvare dalla vergogna qualche nostro compatriota e qualche vecchio alleato tedesco per circa 45 anni. Certo, siamo furbi noi italiani............................

lunedì 15 febbraio 2016

Opinioni difformi.

Opinione: parere personale su un determinato argomento.
Si costruisce secondo l'attitudine del soggetto pensante, con o senza l'appoggio di altrui pareri, ma ha bisogno di essere informato, seriamente, sulla materia da meditare e l'esclusione, preventiva, dei propri pregiudizi. 
Perché questa apertura insolita, di un post che avrei desiderato non scrivere? Il giudizio di un amico. Nel suo lungo intervento, a un certo punto, giudica la mia età avanzata colpevole dell'attitudine a mediare fra posizioni opposte, come dire: gli anni ti hanno reso morbido, buonista. L'argomento trattato, era quello più discusso in questi giorni: il disegno di legge Cirinnà. La posizione dell'amico e la mia, ovvio, sono differenti, lui punta il dito sull'articolo che permetterebbe, venisse approvato, l'adozione del figliastro, la celebre Stechilde adoption, mentre io, limitatamente alle situazioni già in atto, auspico apertura completa, un modo per dare ai minori, presenti nella coppia, una continuità famigliare.
Opinioni. La mia, frutto di ragionamento in proprio, quella dell'amico supportata dal giudizio di Eugenia Scabini, psicologa, e di Diego Fusaro, giornalista del Fatto Qotidiano e filosofo. Il signor Fusaro, si mostra preoccupato per due motivi: l'utero in affitto, nel primo intervento, e, nel secondo, avanza il sospetto che, la legge sui diritti civili, sia stata ideata per affossare il diritto delle vedove, o il contrario, di ricevere la pensione di reversibilità. La signora Scabini, articola più seriamente la materia dei figli( sempre al neutro)all'interno di una coppia omosessuale e lo smarrimento dell'origine essendo in derivazione figli adottati. Al filosofo e alla psicologa, in seguito alla lettura dei loro scritti, avevo accollato l'accusa di essere vittime di omofobia, accusa, in parte, estesa anche all'amico. Perché non prendo in considerazione il parere di un filosofo e di una psicologa? Perché potrei citare il parere di altri esperti in filosofia e psicologia, del tutto contrari. In più, al signor Fusaro, vorrei volgere una domanda, parzialmente valida anche alla signora Scabini e all'amico. La maternità surrogata è pratica presente da anni, perché preoccupa solo adesso nell'imminenza del voto sui diritti civili? Seconda domanda, in esclusiva al signor Fusaro: come può, un filosofo, trovare un mezzo così farlocco, come la sortita sulle pensioni di reversibilità, per non dire, sinceramente: per me, froci e lesbiche, meritano solo calci in culo? Conclusione. Per capire gli altri da noi, studiare psicologia o filosofia è superfluo, visti i pareri discordanti, a me è stato sufficiente il senso di umanità.

venerdì 12 febbraio 2016

I misteriosi benpensanti e moderati.

Eccomi a spiegare. Sono termini misteriosi, benpensante e moderato, se riferiti a persone. Si dice esistano, ma non si vedono. Ho cercato di piazzare i moderati nella categoria dei miei coetanei, per età obbligati a moderarsi, ma sono finito nel solito pensiero dei vecchi: eh! Ai miei tempi...
Ai miei tempi, m'avessero detta possibile, la discesa del telefono dalla parete alle mie tasche, una chiamata, urgente, al manicomio, l'avrei fatta. Quindi, niente, i moderati abitano altrove. Cerca e cerca, ho finito per scovarli. Di età variabile, hanno però una costante: la mancanza di moderazione. Mi contraddico? Proprio no. Se si vuole essere affettati da denti aguzzi, affidarsi ai moderati è giusto sistema. Come per sentirsi una cacca, è necessario ascoltare i benpensanti, ma questo verrà dopo. Moderati, dunque. Li inseguono tutti i partiti, anche loro, forse, ignari del pericolo rappresentato dai moderati, in maschera di pecora, ma con il cuore di iena. Però, i voti, si sa, come i soldi, non puzzano. Moderati, dovrebbe essere, sempre, scritto fra virgolette, oppure accompagnato da: così detti, perché sono persone afflitte da visioni radicali che, con la moderazione, sono in conflitto. Pensiero ricorrente, fra i moderati: (vabbè, le virgolette rimangono sottintese) i diversi da loro, avrebbero il dovere di trasformarsi in simili. Si prenda ad esempio la questione rappresentata dai migranti, in fuga da fame e guerre. Invitano i fuggitivi a rimanere nei paesi di origine, come fa chi è moderato, con un vago: vi aiuteremo là. Siccome aiuteremo, è proposito futuro, nel frattempo la fame o un colpo in testa può risolvere il problema, ma tant'è, il proposito era buono. Altro pensiero moderato, inaugurato anni fa dal moderato fu, onorevole Andreotti, è il: se l'è cercata, rinnovato in questi giorni in commento alla morte, dopo tortura, del ragazzo italiano in Egitto, da tutti i moderati miei compatrioti. Campione su tutti l'onorevole Casini, moderato per antonomasia. Lui, forse, non ricorda o finge di non ricordare perché, adesso, con un Papa misericordioso, il ricordo può diventare imbarazzante. Però, senza imbarazzo e con buona memoria, ricordo io, la sua moderata frase quando, a capo dei moderatissimi cattolici, impegnati in politica, disse : se non si possono arginare gli arrivi, si spari sulle barche. Magari le parole non sono uguali, ma il senso era quello. Esaurita la spiegazione del perché, i moderati, riescono di difficile digestione al mio stomaco, passo a spiegare perché, i benpensanti, mi risultano altrettanto indigeribili.
Primo motivo, è la puzza sotto il naso, che li accompagna in ogni attimo della vita. Vedo un poveraccio con la mano tesa? Estraggo un euro, o il corrispettivo in monetine, e lo poso sul palmo, sotto gli occhi, rimproveranti, del benpensante di turno. L'occhiataccia, non si posa sulla mano tesa, ma nelle mie pupille. Mi rimprovera, perché incentivo il nulla fare, mentre lui(o lei)saprebbe bene come comportarsi, in presenza di un fannullone: non ti vergogni? Vai a lavorare! Embè sì, un lavoro emanciperebbe dal bisogno di mendicare, ma del problema disoccupazione, al benpensante importa poco o nulla, ha spalle coperte. Il benpensante ha convinzioni ferme. Viene a conoscenza di un fatto cruento? Senza conoscerne i risvolti, strilla: pena di morte! I figli(o figlie) si comportano male? Un par di schiaffoni o una scarica di bacchettate, risolvono il problema. Senza chiedersi però, chi lo ha educato? Il benpensante usa sempre: loro, mai il chi specifico. Convinto di possedere la verità, zittisce l'interlocutore dubbioso, con il lapidario: saprei io come fare, al posto loro. Però, non lo fa.
Basta così, mi sono depresso abbastanza. 
Ah, dimenticavo l'ultimo assillo che, in questi giorni, terrorizza moderati e benpensanti.Il pericolo di assistere all'arrivo, come vicini di casa, di due donne o due uomini in connubio innaturale, per di più autorizzato per legge. Che tempi, gente!!!!

mercoledì 10 febbraio 2016

Memorie giuste e falsate.

Due parole nel giorno della memoria. Letto articoli sui giornali, ascoltato i servizi di radio Rai, visto anche qualche commento su Facebook, penso sia necessario il parere di un sopravvissuto all'epoca. Dal settembre '43 a metà abbondante del '45, avevo assistito a vendette e contro vendette anche fra appartenenti dello stesso schieramento. Con gli occhi di ragazzino tredicenne, avevo visto ragazzi poco più alti di me, appesi agli alberi nel 44 e inizio 45, i medesimi occhi avevano visto gettare dal ponte sul Po ragazzi imberbi, mentre altri ragazzi più o meno della medesima età li prendevano di mira e li uccidevano a raffiche di mitra, dopo il 25 aprile 45. Questi ricordi, per me indelebili, ho le due scene scolpite nel cervello, servono a dimostrare che, la storia, non può essere scritta di parte, ha bisogno bensì, di un neutro disposto a visitare, con il massimo scrupolo, i fatti sotto tutte le prospettive possibili, senza mai farsi coinvolgere dalle passioni. L'invasione nazifascista della Jugoslavia e la successiva ritirata, ha lasciato dietro di sé una scia di orrori, molti ancora occulti, commessi da entrambe le parti. Che ognuno pianga le proprie vittime, è comprensibile, molto meno se si ignorano quelle degli altri.

Spiriti caritatevoli.

Carità. Ossessiona le mie giornate da un po', il termine "carità". Frequente sulle bocche, assente, assoluto, nei comportamenti dei più, in particolare di chi tanto la predica. Invece vorrei fossero citate molto di più "egoismo" e "indifferenza", così, almeno, si rimarrebbe vicino al reale. Con indifferenza, ormai, vengono accolte le notizie tragiche provenienti dalla Siria, la morte di chi voleva sottrarsi alla morte. Era stata sufficiente la foto del piccolo Alan, riverso sulla battigia, a indignare. Di piccoli come lui, ne sono morti, in successione da allora, centinaia senza cogliere la medesima indignazione, come fosse necessario pubblicare una foto, ognuno, per indignarsi. Ha indignato la notizia della sedicenne indiana, bruciata viva dai famigliari perché, all'imposizione di sposarsi, preferiva dedicarsi allo studio. Indigna venire a conoscenza della pratica, molto diffusa in Africa, ma anche da noi, dell'infibulazione. Ci si indigna del turismo sessuale e della pedofilia, dello sfruttamento infantile nel lavoro e di altre mille cose, poi. Poi subentra l'indifferenza, perché il nostro egoismo ci fa pronunciare: ma, io, non sono mica responsabile di cosa avviene altrove. Sicuri? L'altrove, geograficamente lontano, è terribilmente vicino alla porta di casa e fa confrontare con il termine "carità". E' mancanza di carità, spendere solo indignazione, una volta ogni tanto.

domenica 7 febbraio 2016

Per chi ancora non lo sa.

Nessun partito, fra i presenti nelle due Camere, coglie il mio pieno consenso. Quando si presenta l'obbligo elettorale, seguo il consiglio, dato molti anni fa, da Indro Montanelli, mi turo il naso e cerco di scegliere il meno peggio. Perché il partito in cui mi ritroverei, era nato morto nel 1948: Giustizia e Libertà. L'unico privo di ideologie, laico e senza fazioni interne, dedito a un unico scopo: condurre l'Italia verso la democrazia e il popolo a sentirsi composto da cittadini dopo vent'anni di dittatura e secoli di sudditanza. Alla guida erano persone ormai dimenticate: Piero Calamandrei, Alessandro Galante Garrone, il giovane Norberto Bobbio e, un po' defilato, Altero Spinelli. Stimo sia loro fortuna, essere scomparsi prima di vivere l'oggi, cosa che non è successa a me. Fossero ancora in vita, dovrebbero confrontarsi con il nulla cambiato, nella visione politica degli italiani, da quel lontano '48, giorno della loro e mia sconfitta elettorale, anche se, considerato i miei 17 anni d'allora, mi era impedito di votare.
Vengo al dunque. L'Italia contadina e bigotta, di allora, si è trasformata in paese industrializzato e bigotto. Anche lo spirito fascista è rimasto, come l'opportunismo e il trasformismo politico, non solo quello delle classi dirigenti. E' rimasta però, la costante del bigottismo mascherato. Ieri, nel difetto, ci è persino caduto Beppe Grillo, l'anti sistema per antonomasia, colui che, tutto, stimava sbagliato, da riformare. Evocando il solito: Tema etico, si è rimangiato il precedente dictat: la Cirinnà si vota integra, o non si vota. Dando libertà di coscienza al voto, si è allineato alla conservazione degli Alfano, Formigoni etc. e poco distante dalla folla del Family Day e dei vari Gianfraco Amato, Massimo Pandolfini, Mario Adinolfi e i fanatici neocatecumenali, il peggio dei dei movimenti omofobi. Mi pare di sentire già, il tintinnare delle coppe nei brindisi, perché il DDL verrà bocciato. Ne ascolto anche qualcuno vicino, fra le mie amicizie facebook, persone cui voglio rinnovare l'invito di allontanarsi da me, in quanto non sopporto il giudizio gratuito dettato da pensieri farisaici, ipocriti, preconcetti motivati da omofobia.  
A chi, invece, guarda al movimento 5 stelle, voglio consigliare di rivedere la propria fede acritica nei guru Beppe e Gianroberto, perché la democrazia non ha bisogno di direttori e direttorio, nemmeno di caporali, si nutre nel confronto d'opinioni diverse, per arrivare al miglior compromesso possibile, in favore del popolo ed anche quindi, delle persone omosessuali, perché del popolo sono parte.  

venerdì 5 febbraio 2016

Stupore.

Stupisce me, non so se stupisca anche altri, la propensione di molte persone a fissare l'interesse sul proprio ombelico. Sembrano vedere solo quello, il punto dove s'innestava il tubicino che li aveva accompagnati alla vita. Io, è l'unico pronome che concepiscono per intero, il noi, già lo tengono in diffidenza, mentre ignorano del tutto il tu, egli-ella, voi, essi-esse e loro. Come non esistessero. Moderano il proprio narcisismo, solo qualche volta, con i: secondo me, a mio parere etc. ma con l'atteggiamento di chi possiede la verità, mentre il prossimo ha tasche vuote. Dubbio poi, lo considerano alla stregua di una parola sporca. Non ne hanno, questi soggetti, tanto da usare spesso il pluralis maiestatis nelle loro concioni. Con questo metro di giudizio, sprezzano il loro contrario, le persone che pensano il tu, ella-egli, voi, esse-essi e loro, siano da tenere in maggior riguardo rispetto a io. Una minoranza? Macché, un esercito. Si può combattere? Sì, ma è frustrante sapere dell'inutilità del battagliare, contro un muro respingente.

giovedì 4 febbraio 2016

Futuro e bambini

BAMBINI. In senso generico, neutro, riguardante entrambi i sessi.
Si parla molto di bambini, ed è giusto, sbagliato pensare siano una nostra proiezione. Intanto non è vero si generino in tutta coscienza. Salvo rare volte, nei casi d'infertilità o difficoltà a generare, al momento di concepire un embrione, si pensa a tutt'altro: procurare piacere a sé e all'altro soggetto. Lo so, che tutti sanno come viene al mondo un bambino, meno conosciuto è quando si diventa madri e padri. Non avviene, o almeno non dovrebbe avvenire, davanti alla creatura urlante al momento del primo respiro, bensì al momento del test, che certifica il concepimento. La donna, in questo, riesce meglio degli uomini, forse perché è istintuale, per una femmina, sentirsi madre subito.L'uomo stenta, invece, rimanendo basito. Chi, fra noi uomini ha o ha avuto la fortuna, di sentirsi padre subito, diventa cosciente, come la madre, di doversi assumere una immensa responsabilità. Quella di crescere un altro da sé, irresponsabile della sua nascita, con personalità propria e senza dover nulla a chi lo ha messo al mondo. Oltre alla singola, esiste, al riguardo dei bambini, tutti, una responsabilità collettiva. Se sentirsi madri e padri è già difficile, nel collettivo regna il silenzio. Comprensibile, si abbia maggior preoccupazione per i propri, però, ignorare la sorte degli altri, è pura incoscienza dell'appartenere a una specie sociale. Non esiste una società di individui, esistono individui fusi all'interno di una società. Quindi perché si prende sottogamba la distruzione di tante vite infantili? Non sono anche nostre? Perché hanno pelle diversa, etnia differente, sono lontani da noi? Non mi  auguro, né voglio augurarlo a nessuno, l'avvento del giorno in cui si vedesse i nostri bambini affogare, essere trucidati dai folli di Boko Aram, dai fanatici delle guerre sante o reclutati per combattere e uccidere, senza nemmeno conoscere il perché, e dover assistere all'indifferenza del resto dell'umanità. Si sopporterebbe sentir dire: tanto non sono i nostri? . Essere sulla medesima barca e lasciarla affondare, perché non tocca a me pensarci, è l'esatto modo per procurare il nostro annegamento collettivo.    

mercoledì 3 febbraio 2016

Contorni al Family Day.

AFRICA:  Algeria, Angola, Benin, Botswana, Burundi, Camerun, Comore, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gambia, Ghana, Guinea, Kenya, Lesotho, Liberia, Libia, Malawi, Mauritania, Mauritius, Marocco, Namibia, Nigeria, São Tomé e Príncipe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudan del sud, Sudan, Swaziland, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe.
ASIA: : Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Brunei, Iran, Kuwait, Libano, Malaysia, Maldive, Birmania, Oman, Pakistan, Qatar, Arabia Saudita, Singapore, Sri Lanka, Siria, Turkmenistan, Emirati Arabi Uniti, Uzbekistan, Yemen.
AMERICA LATINA E CARAIBI: Antigua e Barbuda, Barbados, Belize, Dominica, Grenada, Guyana, Jamaica, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Trinidad e Tobago.
         L'elenco unisce i 78 Paesi, dove l'omosessualità è punita per Legge, 71 con pene che variano da 1 anno di detenzione all'ergastolo, con l'accessorio, in alcuni casi, delle frustate o vere e proprie torture. Qualche Nazione con il lavoro forzato.
7 degli ordinamenti prevedono la morte.
In Mauritania per mezzo della lapidazione pubblica nelle piazze.
In Sudan  lapidazione cui partecipano i famigliari
Nella Nigeria del nord lapidazione
In Somalia lapidazione
Nella Repubblica islamica dell'Iran impiccagione
Nello Yemen lapidazione
Nell'Arabia Saudita taglio della testa.
Aggiungo, di mio, il frequente linciaggio, nelle carceri, subito dagli omosessuali da parte degli altri detenuti. Senza contare che, quando si tratta di giovani appetibili, le violenze sessuali avvengono giornalmente. Questo, nelle carceri maschili. Nelle femminili. a costringere le lesbiche al sesso, sono i medesimi tutori della legge e i guardiani, più raramente le detenute, non mancano però, i casi di linciaggio. Nelle carceri, è noto, vivono i paria della società, gli omosessuali, femmine o maschi siano, sono i paria dei paria stessi. La brutalità del trattamento, avviene subito. Il giorno medesimo dell'ingresso, vengono privati di ogni diritto, seppur quelli minimi destinati ai condannati. Il letto, nelle celle, per l'omosessuale è il pavimento, possibilmente al fianco delle latrine, meglio all'interno. Eventuali oggetti, in loro possesso, sottratti dai compagni di prigionia. Le botte, giornalmente distribuite, con il corollario degli insulti e degli sputi. Descrizione troppo fantasiosa? Chi lo crede, segua l'invito d'andarsi a leggere la descrizione fornita, dai sei ragazzi tunisini, condannati di recente, del loro soggiorno in carcere. Pochi giorni, prima della concessione della libertà vigilata, in attesa dell'appello, ma che segneranno la loro vita per sempre. Lasciati senza cibo, senza coperte, senza branda, senza visite parentali, in balia dei compagni di detenzione, ben felici di avere a disposizione sei ragazzi dai diciotto ai venti anni, non solo per umiliarli e riempire di botte. Il resto alla vostra immaginazione.
Esco dal mondo carcerario e dai Paesi sopra elencati, per entrare nel resto del mondo. Niente prigione quindi, solo discrimine. Ma quanto può pesare, in negativo, il discrimine, nella crescita delle ragazze lesbiche e nei ragazzi omosessuali? Siamo sicuri non siano relegate e relegati all'interno di una prigione senza sbarre? Dove i carcerieri siamo noi? Gli aguzzini che impiccano, gettano dai palazzi, cospargono di benzina e incendiano le centinaia di adolescenti, ogni anno nel Mondo? Certo, non fisicamente, ma con le parole e gli atteggiamenti sì, eccome. Immaginate quale sofferenza, forse indelebile, provocano giudizi e insulti? Immaginate la difficoltà di vivere di una ragazzina o un ragazzino, buttato fuori casa dai genitori? Pochi casi? Il 50% dei senza casa, negli Stati Uniti, è formato da ragazze e ragazzi, omosessuali,  Il numero, per difetto, si aggira su 1.500.000. Quanti nel resto del mondo? Quanti potranno costruirsi una vita decente? Quanti subiranno aggressioni? Quanti moriranno di stenti e malattie? Per cosa poi? Perché amano diversamente da me? Perché hanno rapporti sessuali diversi dai miei? Andiamo! Queste non sono ragioni per discriminare, non danneggiano me e nessun altro. Disturba pensare cosa fanno a letto? Personalmente, disturberebbe anche, sapere cosa fanno i miei vicini di casa. Disturba vederli scambiarsi tenerezze? Magari fossero di più, le tenerezze scambiate, etero o omo, nella nostra società inaridita dal chiudersi in sé e il proprio modello.
Vorrei evitare d'inasprire la disputa laico-religiosa, ma una parola è d'obbligo. Da laico, non credente, invito le persone credenti e le gerarchie ecclesiastiche, a smetterla con la misericordia a parole, con la carità esibita e non praticata, con l'accoglienza rispettosa di facciata, come detta il catechismo, per riassumere il messaggio salvifico di Gesù, dedicandosi, come non hanno mai fatto, semmai il contrario, a smentire quei cristiani che, come in Uganda, hanno ideato la legge che punisce, fino all'ergastolo, le persone omosessuali, solo per il fatto di esserlo. Invitando, per di più, il popolo alla delazione.
Chiudo con la riflessione: Siamo sicuri che, da parte delle persone omosessuali, il riconoscimento dei diritti civili di coppia, sia atteso per correre a unirsi? Oppure, finalmente, vedersi restituire la dignità di persona, loro sottratta da secoli? Perché sì, erano persone in carne e ossa ma, anche: sporca lesbica o frocio di merda e un codazzo di altri epiteti offensivi. E noi? Ecco, restituendo dignità ad altri, avremo la possibilità di far risalire la nostra, perché un bel po', si era scesa discriminando.
Ultimissima considerazione, dedicata ai partecipanti al Family Day.
Signore e signori, fatevi curare! Non a causa della vostra omofobia, è solo paura di cosa non si capisce, ma perché esternare opinioni senza senso è segno d'ignoranza. E l'ignoranza è malattia curabile.Istruendosi.