Si potrebbe pensare: erano altri tempi. Ma sono poi, così cambiati i tempi? Sotto il punto di vista legale, lo stupro non si può più rimediare con il matrimonio riparatorio. E nemmeno più, viene considerato delitto contro la morale, bensì delitto contro la persona. Buona parte della società, però, non ha ancora assorbito l'evidenza, continua a considerare la vittima di stupro leggera, quella che se l'è cercata, peggio: consenziente pentita. Di pari passo, al colpevole, o ai colpevoli, se lo stupro è stato collettivo(in branco), si tenta di procurare mille scuse. Lei circolava sola la notte, frequentava i luoghi dello sballo, vestiva provocante, doveva stare più attenta etc. Se poi i colpevoli sono in giovane età, sui sedici diciotto anni, si aggiunge la scusante del bollore ormonico. Insomma, tutti tentativi per accollare a lei la colpa. Capitasse solo nella società, pur grave comportamento, si potrebbe pensare: beh, gli stupratori finiscono dietro le sbarre. Va a finire sempre così? Nient'affatto. Intanto, è necessario denunciare e sovente non avviene, sia a causa di vergogna personale, oppure perché, l'ambito famigliare, è favorevole a nascondere. Poi esiste un'ulteriore difficoltà: se il colpevole, non viene sorpreso al momento dello stupro, oppure la denuncia non viene sporta nelle ventiquattro ore successive, l'accusato rimane a piede libero. Libero anche d'intimidire la vittima, incrociandola per strada. Fin qui, l'aspetto legale-giudiziario. Rimangono il sociale, l'educazione e gli stereotipi. L'aspetto sociale rispecchia una diseducazione genitrice di stereotipi. Il maschio è cacciatore e la femmina preda, non solo è il più stupido stereotipo, ma il più falso, perché in natura è la femmina a dettare i tempi dell'accoppiamento, in qualsiasi specie animale. e noi siamo animali, pur ritenendosi evoluti quanto si vuole. Quindi lo stupro va contro natura, è pura violenza generata dall'incapacità di contenere la libido. Difetto maschile, da correggere. Come? Con l'educazione, non esiste altro rimedio.
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