Sto pensando al numero, alto, delle delusioni collezionate nella mia vita. Vorrei elencarle tutte, ma lo spazio da occupare sarebbe troppo. Limiterò la citazione alle più dolorose.
1° La caduta dell'illusione e del entusiasmo per la libertà riconquistata. Anni 47--51 con l'inizio della guerra fredda.
2° Mancata costruzione della coscienza democratica, nata settimina, mai ha completato la crescita. Causa prima da accollare alla guerra di cui sopra.
3° Laicità dello Stato. Ancora in gestazione difficile, potrebbe finire in aborto.
4° Industria italiana. Start fulminante, gomme presto usurate, adesso viaggia sui cerchioni.
5° Giustizia sociale. Bel proposito non pervenuto.
6° Scuola. Con il 48% di analfabeti di ritorno, si può ancora definirla: luogo di istruzione?
7° Bigottismo. Costante se non in aumento.
8° Costituzione. Oggetto misterioso. Come l'Araba Fenice, tutti dicono ci sia, ma dove e cosa sia nessuno lo sa. Citata sovente a capocchia.
9° Stato attuale della democrazia. In precoma. Malata di incertezze su come affrontare il terrorismo, la globalizzazione, i populismi e le povertà(anche d'intelletto)
10° Parità uomo--donna e correlata violenza sulle seconde. Come per la giustizia sociale: non pervenuta.
11° Sessualità. Guai a parlarne liberamente. Rimane un tabù da non rivelare con lezioni apposite nelle scuole. Meglio l'ignoranza del pissi pissi bao bao fra ragazzi e ragazze e gli stereotipi da imparare in famiglia.
12° Educazione civica. Vedi sopra.
13° Maleducazione. Endemica. Possibile auto vaccinazione.
14° Età(mia) In progresso costante e, accidenti, senza il conforto di oblio, dovuto ai punti precedenti.
15° Pazienza. Incomincia ad affievolirsi, scoppio imminente.
16° Innesco dello scoppio: stupidità dilagante.
17° Stanchezza, perché c'è.
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