La Passerella. Credo sia operazione inutile precisare, ma lo faccio egualmente: quella di Christo. Nulla da dire all'artista bulgaro, anche se, la passerella, non mi piace. D'altronde non gradisco nessuna struttura edificata dagli umani, che si sovrapponga alla Natura, nemmeno le croci sulle vette. Molto ho da precisare, invece, sui visitatori. Mi sembrano tutti, un po' fuori di testa. Non posso immaginare quale spinta faccia partire, dalla Sicilia per esempio, ma anche da altre Regioni, qualcuno ignaro delle bellezze a lui vicine, per trastullarsi a camminare sulle acque. Novello Gesù, senza il lago di Tiberiade sotto i piedi e senza bagnarseli. La medesima operazione, più o meno, l'avevo fatta nel dopoguerra attraversando il Po sopra un ponte di barche, non firmato però, da qualche artista, era opera del Genio militare. A leggere i servizi sui giornali, si coglie comunque qualche similitudine con Gesù(con tutto rispetto, mi permetto la citazione).
Non mi riferisco alla camminata sul lago in Galilea, ma alla Via Crucis. In 5 giorni, 400 ricoveri in ospedale, 6 ore d'attesa per salire sui treni, altrettanti intruppati per accedere alla passerella, passeggiata sotto Sole cocente come formiche a caccia di cibo. Insomma: un calvario . Tutto questo per cosa? Visitare il lago D'Iseo? Mettere i piedi sull'isola di S. Paolo? Un picnic fuori porta? Macchè: qualche selfie! Selfie da mettere sulla pagina Facebook, Instagram etc. dove si colgono, perfettamente, le espressioni dell'autore, estasiato da sé e dalla miracolosa impresa di camminatore acquatico. Per loro, sono certo, all'uscita dalla passerella, un regalo: la pergamena attestante cittadinanza onoraria, nel Regno della Beozia.
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