martedì 22 marzo 2016

Catilinaria.

Noto un'attenzione, inconsueta, agli attentati. Da stamane, alla notizia di quelli perpetrati in Belgio, è un susseguirsi di immagini e di commenti. Ieri, invece, tutti occupati a diffondere le solite sciocchezze, potrei felicitarmi del risveglio di coscienza, ma temo di vederla sgonfiarsi in breve tempo. L'alzata di scudi, era già avvenuta in seguito alle morti, fra cui quella di una ragazza italiana, in seguito all'assalto del Bataclan a Parigi e, l'anno precedente, nella medesima città quando, due assalitori, uccisero mezza redazione del Charlie Ebdo. Devo citare il silenzio, di tutti, un paio di settimane dopo gli avventi? Era paura di un possibile perpetrarsi di quelle azioni e, quindi, la rimozione pareva il modo di esorcizzarle? Oppure, come è più probabile, coltiviamo la leggerezza degli ignavi. Prospettare una guerra, solo un anno fa, generava proteste diffuse, oggi tutti sono convinti della sua inevitabilità, eppure, anche se ci rifiutavamo di combatterla, la guerra era già ben presente, ma toccava ad altri il ruolo della vittima. Forse è risveglio, il nostro, purché non ci si abbandoni, una volta di più, alle solite sciocchezze.

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