giovedì 31 marzo 2016

RIFLESSIONE.


Potrei chiedermi, qualche volta, se sia ragionevole spendersi per altri. Non Credo di potermi rivolgere la domanda, ma posso spiegare il perché non mi verrebbe naturale. Per primo, io stesso sono altro, rispetto al prossimo, ma anche uguale. 
In conseguenza di ciò, pretendo rispetto e, il medesimo rispetto, lo devo all'altrui persona. Quindi, se qualcuno, del mio prossimo, viene trattato senza rispetto, reagisco. Nella società, alcune categorie vengono escluse dal rispetto: i bambini, considerati, sovente, semplice proprietà dagli adulti, chi fugge, non importa se da guerre o povertà, le donne(di qualsiasi età)considerate, in gran parte del mondo, essere inferiore ai maschi( ma il maschilismo non è morto in nessun paese, anche evoluto) gli omosessuali, in settantadue Nazioni esistono specifiche leggi di condanna(in 7 vige la pena di morte) le etnie senza patria, vessate dalle etnie maggioritarie( Vedi Curdi, Tibetani, i Balochi nel Pakistan. Troppi impegni? Troppo per me? Alla prima domanda, rispondo: l'elenco è incompleto, alla seconda: sicuro, la mia piccola persona nulla può, salvo usare la parola, perciò la uso.

2 commenti:

  1. Le parole sono assai potenti, rappresentano una grande forze se spese bene!

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  2. Glo,ne sono convinto, ma dipende da chi le pronuncia, in alcuni casi, qualcuno,usa le parole per creare inganno e, se è persona nota, riesce a farsi seguire da un'infinità di pubblico, contro le sue falsità posso poco, però mai mi arrenderò.

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