giovedì 16 giugno 2016

Dalla mia pagina Facebook.

Ho un paio di lamentele e qualche impressione da esternare. La prima lamentela è nota perché già divulgata: la mia pagina desidero rimanga immune da campagne per il no, o il sì, riguardo il referendum costituzionale. Abbiate pietà di me(e di voi stessi)mancano quasi 4 mesi al giorno in cui saremo chiamati a votare, un periodo così lungo, di dispute e insulti, non lo sopporterei. 
Lamentela seconda: per scelta, non seguo i dibattiti televisivi, mi deprimono, quindi risparmiatevi la condivisione di qualche stralcio. Ne avessi necessità, ma non credo, su internet si possono vedere in streaming per intero. 
L'impressione, unica per la verità, anche se ne contiene diverse, riguarda l'omofobia. Siamo sicuri di non patirla? In tre giorni tutti a tacere, non che in precedenza abbia visto sollevarsi grande indignazione, ma un solo intervento al riguardo,oggi, pare pochino. Già il sistema istituzionale non aveva previsto il solito minuto di silenzio al Senato e Camera. Tanto meno lo aveva previsto la Uefa, nel corso delle partite degli Europei. Sta a vedere che, gli unici a commiserare le 49 vittime e i 50 feriti, sia stata la comunità islamica di Orlando, sopratutto le giovani ragazze e i loro coetanei maschi?
Se però si vanno a vedere le pagine degli estremisti della destra, del fondamentalismo cristiano, allora sì, che l'attenzione per i morti a Orlando risulta evidente, peccato siano tutte urla di gioia,anzi di più, i bei tomi, nel nome di dio, ovvio, auspicano sia la prima di tante stragi. E noi? Silenzio!
Vogliamo farlo l'esame di coscienza e dirci: Sì, vabbè, sono morti in 49, ma erano solo froci, noi siamo normali ( e anche un po' omofobi, no?).

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