domenica 25 ottobre 2015

SINODO dedicato alla famiglia.

Haimè, tempo sprecato! Mi sono sorbito tutta la relatio finalis del Sinodo sulla famiglia, per scoprire il già saputo. Cardinali, Vescovi, monsignori, semplici sacerdoti e semplici persone laiche hanno impiegato un intero anno per ribadire il sempre ribadito pensiero cattolico conservatore. Nessuna apertura in nessun senso, molti giri di parole, moltissima ipocrisia per affermare, nonostante l'evidenza smentisca: Nulla è cambiato, nulla cambia, nulla cambierà perché avevamo ragione prima, abbiamo ragione adesso, avremo ragione sempre. Ma che realtà vivono?

martedì 20 ottobre 2015

POPULISMO.

Innanzitutto, si deve capire quale significato, in politica, ha assunto il termine, oggi. Si dice populista, un partito che alimenta le paure, le sfrutta per ottenere, dal popolo, un facile consenso da tradurre in voti. Usa il metodo semplice, poco costoso, di raccogliere i mugugni della gente, li fa propri e li amplifica attraverso i media, televisione in primis, i social e nelle uscite pubbliche dei comizi. Di solito, è la figura carismatica del capo, a prendersi il compito di apparire, tutto, dalla parte dei sofferenti. Se poi, sono veri sofferenti o meno sofferenti, conta poco, lui sa quali corde suonare, per far sentire agli ascoltatori, le note di reali disagi o presunti tali. In Europa, gli esempi non mancano, passando dall'Austria felix, alla ricca Svizzera, alla locomotiva Germania, nella Patria di Voltaire e dell'illuminismo, fino agli ordinatissimi Paesi del nord, è un fiorire di partiti che, del populismo xenofobo, hanno fatto l'arma vincente. Se, per ora, non hanno vinto, in futuro potrebbero riuscirci, come è già successo in alcune Nazioni dell'est europeo, es. Ungheria. Si correrebbe un pericolo mortale dovessero raggiungere la maggioranza in tutta Europa? Sono abbastanza vecchio per ricordare un simile evento. Negli anni venti era nato il Fascismo, nel 1933 aveva raggiunto il potere il partito Nazionalsocialista di Hitler, poco prima anche la Russia, si era dato un potere assolutista e, a pioggia, avevano seguito la Spagna e i Paesi dell'ex impero Austro-Ungarico. Un blocco populista, che generò la seconda guerra mondiale. La faccio troppo puzzosa, la mia analisi del presente riguardo al passato? Non troppo, escludo l'avvento di una guerra, ma l'Europa verrebbe smembrata in tanti piccoli stati, tutti in difficoltà a sostenere il mercato globale, Patria della Merchel compresa. Quella dei populisti, è una politica strana, riassumibile nel detto: Migliorare è difficile, quindi proviamo a peggiorare.
Tanto i capi si salveranno. Comunque! E il popolo? Dopo il voto, non conta più.

lunedì 19 ottobre 2015

Petizione al signor Martin Shultz, Presidente del Parlamento europeo

Egregio signor Presidente, La prego di intercedere in favore del ragazzo Alì Al Nimr in pericolo di essere decapitato e crocefisso in Arabia Saudita.

Adozioni coppie omosessuali sì, o no? Step child adoption, cosa significa?

Da più d'un decennio, in Italia, si discute la possibilità di unire, legalmente, una coppia lesbica o gay. I tentativi di istituire una legge in proposito, fino a ieri naufragati nel nulla, pare oggi andare verso una conclusione positiva, seppure attraverso il contorcimento di pensieri vari. Uno in particolare: la possibilità, o meno, di adottare bambini. Le Leggi del nostro Paese, in proposito molto restrittive, permettono l'adozione solo a coppie eterosessuali, unite in matrimonio, minimo da tre anni. Sono escluse perciò, le persone singole, le coppie di fatto e persino i freschi di matrimonio. Perché quindi, strillare tanto per il timore di ciò che non esiste? Qui, entra in campo di discussione la STEP CHILD ADOPTION, sospettata di essere il cavallo di Troia per arrivare a concedere l'adozione, indiscriminata, alle coppie omosessuali. E' così? Affatto, la step child adoption concede l'adozione del bambino/a già presente nella coppia, ma figlia/o legale di un solo soggetto che, dovesse morire, lascerebbe il piccolo/a senza tutela genitoriale quindi, in tutti gli aspetti un orfano, da avviare in orfanotrofio. Si può pensarla in vari modi, adozione sì, adozione no da parte delle coppie omosessuali ma, in questo caso, del bambino/a con la possibilità di finire in orfanotrofio, a causa di un pregiudizio ideologico, che stima "famiglia" esclusivamente quella composta da un uomo e una donna, il non concedere l'adozione della bimba o del bimbo al partner, secondo me, più della coppia penalizza il bambino/a, ed è quindi, foriera di profonda ingiustizia, essendo il solo innocente a patirne, in maniera totale.
Eppure, pare proprio, ci si avvii in quella direzione, pur di ottenere numeri sufficienti ad approvare la legge. Sono sempre stato favorevole al riconoscimento legale delle coppie lesbiche e gay, ma se il prezzo lo deve pagare un bambino/a, mi chiedo: lo trovi ancora giusto? Oggi, come oggi alla domanda non so rispondere, ho bisogno di meditazione profonda, atta a mettere in ordine i dadi scomposti. Fin ora, ho un solo pensiero, certo, in testa: chi si oppone al progetto delle unioni civili, di quei bambini/e se ne frega, pur di raggiungere lo scopo di farlo deragliare. Penseranno: bambina, bambino più, bambino, bambina meno non cambierà molto la realtà degli orfanotrofi, dove dimorano già, milioni di piccoli esseri abbandonati.  
Caritatevole pensiero!       

martedì 13 ottobre 2015

Signor Matteo Renzi, Presidente del Consiglio.

La prego vivamente, di intercedere la grazia in favore del ragazzo Alì Al Nimr. Condannato alla decapitazione, con successiva crocefissione del suo corpo. Nessuno merita una simile pena.

Non m'importa un fico, dovesse crearsi un incidente diplomatico. Dedicato a Recep Tayyip Erdogan.

Turchia, paese partecipante al piano di difesa comune NATO, ha una bizzarra forma di Governo, però nemmeno troppo bizzarra, perché molto simile ad altre: l'oligarchia di un Presidente affiancato da un Partito proprio. Un percorso, chiaramente votato a raggiungere la dittatura. Recentemente, il risultato delle ultime elezioni, ha creato un intoppo alle aspirazioni del Recep Tayyip Erdogan: la sognata conferma della maggioranza assoluta, nel Parlamento, del suo partito, era svanita in una notte. Addio, quindi, alla modifica della Costituzione, che gli avrebbe permesso un potere assoluto. Rassegnato? Macché! Come tutte le persone, convinte di essere vicario di Dio in terra, rafforzato nell'idea, dall'essere a capo di un partito di ispirazione islamica, ha dato un ulteriore giro di vite, alla repressione, già alta in precedenza, delle libertà individuali. Arresti di oppositori, specie se giornalisti, bloggher e, in ultimo, il direttore d'una testata d'opposizione, colpevole, secondo lui, di un tweet offensivo per il Governo. Bastasse. Internet? Facebook? Altri social? Un sogno! Li ha soppressi tutti! Non basta? No, non basta. Un semplice sospetto(mio, ma condiviso da molti) I recenti attentati, con decine e decine di morti e feriti, puzzano. E il puzzo proviene da un palazzo di 1200 stanze, la reggia dove abita Recep Tayyip Erdogan, finita di costruire l'anno passato, su espresso desiderio del Presidente turco, costata la quisquilia di 650 milioni di dollari. Si potrebbe scherzare, commentando: sono cose turche, non fossero anche, cose nostre. La Turchia è un paese nostro alleato, quindi qualcosa in comune ci tocca dividere. Ma cosa? L'alleanza NATO, obbliga le Nazioni firmatarie, a difendere uno dei Paesi alleati, qualora venga aggredito dall'esterno. Si può considerare "esterna" la presenza, in Turchia, di cittadini Curdi, in lotta per i loro diritti di etnia minoritaria? Logica suggerirebbe un no. Perché quindi, i Paesi dell'Alleanza Atlantica, danno libertà alla Turchia di bombardare, non solo sul proprio territorio, ma anche, oltre il confine con l'Iraq i villaggi abitati dai Curdi, senza muovere la minima critica? D'accordo, i Curdi reagiscono con le loro bande armate, ma cos'altro potrebbero fare? Porgere tutte e due le guance, dopo decenni di repressione, arresti, torture ai detenuti e continui raid di blindati, seguiti da morte e distruzione? Sì, di Paesi amici, dominati da poteri schifosi, ne abbiamo tanti, ma la Turchia è l'unico all'interno di un'alleanza cui partecipiamo. Cosa aspetta il nostro Ministero degli esteri, nella veste del Ministro Gentiloni, a far sentire la voce dell'Italia, in merito ai detti soprusi, commessi dal "piffero" Recep Tayyip Erdogan?       

Finis Mundi o fine del genere umano?

Da quando quell'animalaccio detto: Homo, calca la Terra, si è sempre rivolte due domande: Chi sono? Quando finirà il Mondo dove abito? Domande ancora oggi, irrisolte. Vero è che, religioni e filosofi, hanno cercato di rispondere ai due quesiti ma, quasi sempre, portando diversi pareri. Secondo le religioni, l'homo conserverà sé stesso, per un certo periodo, in forma spirituale e, in seguito, recupererà anche il corpo. I Filosofi, danno risposte meno certe, in quanto la filosofia è un itinere alla ricerca della verità finale. 
Il mio modesto parere, suggerirebbe di lasciar perdere le due domande, per dare retta a una terza: Verso quale destino, stiamo conducendo la società umana, il suolo che calca e la natura cui apparteniamo?
Tranquilli! Non sono un fanatico naturalista, che si augura la scomparsa del genere umano, però! Ecco, però, nutro il sospetto si stia cercando, in tutti i modi, di soddisfare le aspirazioni dei fanatici naturalisti. Se avverrà l'estinzione del genere umano, non sarà a causa di Apocalissi varie, l'arrivo di un, ancora ignoto, corpo celeste in collisione con la Terra o un giudizio divino di "finis mundi", avverrà per numero. Intanto cito 7 miliardi e rotti, quello che conta la presenza umana oggi. Più o meno la metà, è rappresentata da persone in precaria sussistenza di sé, l'altra metà, siamo noi, la società evoluta, in procinto di aggiungere qualche decina di milioni all'altra, con il continuo ripetersi di crisi finanziarie, di guerre generate da regimi avidi di potere, governati, tutti, da personaggi fuori di testa. Si dirà: se sei così preoccupato dal continuo estendersi del numero della presenza umana sulla Terra, le guerre possono dimostrarsi un freno. Bel ragionamento, non contenesse un errore e un orrore. Per primo, le guerre mai, hanno contenuto l'espandersi del genere umano, il metodo poi, sarebbe il più orribile dei metodi. Cosa fare, quindi? Educare, educare, ancora educare. Come? Dando, alle persone d'ambo i sessi, l'unico mezzo disponibile, per crescere nella vera consapevolezza di sé e della cellula di società che rappresenta: l'istruzione slegata da ideologie, siano esse di carattere religioso o visione elitaria di un'etnia sulle altre. Insomma le materie tecnico-scientifiche, umanesimo, geografia, storia, anche delle religioni, ma non l'insegnamento religioso, appartenente alla sfera privata, senza trascurare lo studio del mondo naturalista, cui apparteniamo, quindi da mantenere, il più possibile, intatto.                    

sabato 10 ottobre 2015

DILEMMA.

Ottimismo o pessimismo? Dipende. Il mattino, appena emerso da una nottata di sonno immemore, ancora ignaro degli eventi successi nella notte, magari con la prospettiva di godermi tempo mite e soleggiato, il mio innato ottimismo vive momenti d'estasi. Momenti dalla durata di pochi minuti, giusto il tempo di preparare il caffè mattutino. Ancora prima di vedere gocciolare il liquido bruno, dal becco della macchinetta nella tazza, l'altra propensione innata, di tenermi informato, mi spinge a connettere il computer, sui siti dei giornali on line.
Ottimismo al muro, in procinto di essere giustiziato da un plotone di fucilieri. 
Non è il mio cocco, nemmeno il beniamino dei miei pensieri, il pessimismo, anzi, desidererei tenerlo a distanza siderale dalla mia esistenza, ma lui, pare essersi innamorato di me. Si abbarbica, mi stringe, si avvita e si avvolge al mio animo e, fino al momento di andare a dormire, non mi lascia. E' un pessimismo umorale, il mio,  sempre incazzato, a incazzatura crescente mentre leggo le notizie, fresche di stampa, delle vicende umane in Italia e nel mondo. Mi rammarico delle sofferenze altrui, ma le accetto come inevitabili, se dovute a disgrazie di origine naturale. Riesco ad assorbire bene, anche se mi fa soffrire, la morte di un personaggio nella mia stima. Fin qui, il mio pessimismo umorale rimane assopito. Si sveglia di colpo e ringhia, alla notizia, che descrive i fatti successi in senato. Riesco a quietarlo, ricordandogli la piccola statura intellettuale, dei frequentatori di palazzo Madama. Un ringhio più forte, contenuto a stento, lo solleva davanti alla gazzarra indegna, inscenata da ogni parte politica, nella vicenda del sindaco di Roma. Il Marino incapace, nonostante il cognome, di navigare nel mare della politica. Quasi mi travolge, mentre leggo le notizie arrivate dal Vaticano, sulle dispute dottrinali, riguardo comunione sì, comunione no, ai divorziati, riconoscere diritto di accoglienza o rifiuto, alle persone omosessuali. Lo calmo con il ragionamento: Cosa vuoi, sono legati al passato, e non riescono a liberarsi dalla pania dei pregiudizi. Con le notizie in arrivo dal Medio Oriente, rinuncio a difendermi dal pessimismo. In Turchia, sarà per assonanza, succedono cose "turche". Si viene arrestati a causa di un Twitt, contrario alla politica del presidente Erdogan, due bombe, di provenienza sospetta, uccidono decine dei partecipanti a una protesta, pacifica, contro il regime del suddetto presidente. Un passo più in là, in Siria, il caos di sigle contrapposte, in perenne guerra fra loro, più la presenza massiccia dei fanatici jihadisti del IS, hanno svuotato dei tre quarti la popolazione, due milioni fuggiti in Libano, tre in Giordania, due in Egitto, più o meno altrettanti in Turchia. La situazione di quei disgraziati, però è paritaria: Tutti vivono in miseria, in condizione igienica precaria, nel fango di tendopoli senza servizi sanitari e sognano di fuggire altrove. Peggio va, a chi è rimasto in Patria. Fra i massacri degli uomini di Bachr Al Bagdadi, a Raqqa, Semilia, Oms e territori dove il califfo comanda, i combattimenti alla periferia di Aleppo, più i bombardamenti effettuati da Russia, Francia, Stati Uniti e alleati, ogni giorno i morti civili si contano a centinaia, donne e bambini in maggioranza. Solo in ultimo, arriva un piccolo sollievo, con la notizia, quasi tenuta occulta, di un cambio di strategia. Forse un lampo caduto dal cielo, ha toccato Obama e i suoi strateghi, consigliandoli di aiutare, finalmente e seppure in ritardo, i Peshmerga Curdi, unici a essere riusciti a infliggere al califfo, cocenti sconfitte. Voglio ricordare a tutti, anche al mio pessimismo, come è composto l'esercito dei Peshmerga: Donne e uomini, combattono fianco a fianco. Pur di religione musulmana, nessuna donna è considerata inferiore, nessuna donna deve coprirsi la capigliatura, a nessuna donna viene impedito d'indossare pantaloni, a nessuna femmina, ancora bambina, viene imposto il matrimonio con adulti. Forse il rispetto fra i generi, dovremmo impararlo da loro. Anche la tolleranza. Sia i Cristiani, quanto gli Yazidi sono stati accolti e salvati dalla furia del califfo, il loro partito di riferimento, in Turchia, dichiara di programmare leggi in favore di tutte le minoranze, omosessuali compresi. Quasi quasi decido di farmi Curdo.     

venerdì 9 ottobre 2015

Social media.

         Spazi sociali, dove passano notizie di peso, leggere, leggerissime, burle e, purtroppo, molti falsi. Sarebbe utile, possedere la dote, per distinguere, a naso, dove si annidano i falsari, se postano solo per burla, oppure hanno scopi loschi, disonesti, anche intellettualmente, talvolta onde procurarsi profitti truffaldini.
Invece, per non cadere nella pania, si è obbligati a verifiche, non sempre facili, con perdite di tempo sottratto ad altre attività. D'accordo, i social riproducono, in virtuale, la società però, nella vita reale, è facile smontare un falso in breve tempo, sbugiardando il portatore in diretta. Se poi, si è spinti a dare fiducia al prossimo, cadere nell'inganno succede con frequenza. Ed io, confesso, sono fra questi. Può essere considerato difetto, ingenuità, ma non posso concepire un mondo basato sul sospetto reciproco, dove si è obbligati a diffidare di tutto, intenzioni comprese. Si vive male, con questo modo di rapportarsi alla società? No. Si raccolgono sì, moltissime fregature, ma si colgono le, seppur poche, amicizie sincere, anche attraverso i social.         

domenica 4 ottobre 2015

EDITTO (mio)

Riporto i dati raccolti all'interno dell'articolo di Antonella Barina, apparso sul numero 1437 del Venerdì di Repubblica, uscito in edicola ieri l'altro 2 ottobre 2015.
750.000 pedofili, in continuo contatto internet, alla ricerca di prede. Poco più di mille scovati da Terre des Homme. Chiunque può notare la sproporzione fra le due cifre, con il significato di un rimanente, enorme numero di pedofili impuniti, ancora a caccia di bambine/i.
Se si sale di età, sale anche il numero di abusi. Le ragazze fra i 15 e 19 anni subiscono, annualmente, 70 milioni di violenze, non solo sessuali. La conseguenza, è rappresentata da una cifra minore: 60.000 morti all'anno. Se pare poco, si deve sapere cosa significa: una ogni dieci minuti.
Poco più bassa la cifra delle ragazze, in giovane età, ridotte in schiavitù: 68 milioni.
Quasi il doppio le donne che, ancora bambine, hanno subito mutilazioni all'organo sessuale, la celebre infibulazione: 125 milioni.
Trascuro altri fattori, come la negazione della scuola, la mancanza, in molte Nazioni, di leggi sul diritto famigliare, in parità di diritti, mentre esistono Leggi d'indirizzo opposto. A me, paiono sufficienti le cifre sopra esposte, per sviluppare una conclusione, di netta condanna al genere maschile.
Si possono contare a centinaia di migliaia i sonetti, le poesie e gli interi poemi scritti in amore delle donne. altrettante centinaia di migliaia, numerano le frasi d'amore lasciate da autori maschi nei romanzi. Certamente non le condanno, ma mi chiedo: tutto questo trasporto amoroso verso l'altro genere, noi maschi, l'abbiamo veramente nei nostri sentimenti? Una parte del universo maschile, certamente sì, ma è in minoranza rispetto all'altra. Meno della metà, dei 7 miliardi di abitanti la Terra, sono uomini, ma comandano il tutto. Solo nei Paesi di cultura occidentale, le donne sono riuscite, con nostro scarso entusiasmo, a raggiungere una quasi parità, nel resto del mondo sono ancora, praticamente, schiave. Se bambine, la schiavitù raddoppia. Già considerate proprietà della famiglia, devono subire l'avidità libidinosa, degli adulti. Il numero, sopra citato, di pedofili attaccati a internet, è riduttivo rispetto alle tradizioni permissive, di intere Nazioni, verso i matrimoni fra adulti e bambine preadolescenti. Da uomo, mi vergogno a confessare, di non essere in grado di suggerire un rimedio, alla situazione, confido invece in voi donne, nella vostra intelligenza: Ribellatevi! Vi sarò complice.     

sabato 3 ottobre 2015

CONSIDERAZIONI CERVELLOTICHE.

Oggi, desidero scrivere di sesso, ma proprio del sesso in sé, evitando discorsi erotici o pornografici, evitando anche: i seri argomenti. Un pensiero cervellotico, ma nemmeno troppo, questa mattina, mi aveva fatto meditare: se la specie umana, non fosse assillata, continuamente, da pensieri erotici e il sesso umano fosse simile a quello del mondo vegetale, come lo vivremmo? Voleremmo di donna in donna, noi uomini, o di uomo in uomo, voi donne, a impollinarci a vicenda? Certo, per cervellotico è cervellotico pensiero, ma! Ma cosa? Ecco, il: ma,  ha ragione d'esistere. Si pensi a quanti conflitti, fra i due generi, sarebbero assenti, come sarebbero assenti la pedofilia, lo stupro, le molestie sessuali. Sicuro, sarebbe assente anche l'aspetto ludico del sesso, collegato al piacere, ma se si nascesse senza la coscienza di questi due aspetti, non si potrebbe patirne!
Giancarlo Molinari è impazzito? Oppure è stato colto da un attacco di stupidità? Per niente! Il discorso cervellotico, fa premessa al discorso di domani: cosa patiscono i fiori del nostro giardino umano, le bambine e i bambini, in conseguenza del compulsivo, ludico e piacevole sesso adulto. Quando il ludico e il piacevole, appartiene solo all'adulto, le sofferenze e i danni, solo alle piccole e ai piccoli.        

venerdì 2 ottobre 2015

Invio lettera aperta indirizzata a Papa Francesco.

Questa mattina, alle 12, la lettera a Papa Francesco è stata affidata alle poste italiane, sotto forma di plico inviato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Due copie, rispettivamente, al direttore editoriale di REPUBBLICA, Ezio Mauro e al suo omologo Marco Tarquini, del quotidiano AVVENIRE. Missione compiuta, con quale risultato, si vedrà.

giovedì 1 ottobre 2015

Commento alla fotografia del precedente post

Malgrado il tentativo, di rilevare da più fonti, il numero di suicidi adolescenziali o in giovane età, causati dall'omofobia, non posso fornire un numero certo. L'unica certezza è una percentuale: nelle cause di morte per suicido o di tentato suicidio, gli omosessuali fra i 15 e 25 anni partecipano 2-1 sulla seconda causa di decesso giovanile. Anche questi numeri però, ballano incerti, perché sono riferiti a causa stabilita legalmente, quindi non tengono conto dei casi di occultamento, per vergogna, da parte delle famiglie e, in questi casi, la ragione precipua deriva dall'omosessualità del soggetto. Adesso, se i giovani nella fascia  15-25 anni, sul numero di quattromila suicidi, in totale, avvenuti in Italia nel 2012, rappresenta il 6%, dedurre il numero di suicidi giovanili, derivanti dal disagio di essere omosessuali, non è difficile per nessuno. Anche perché, insieme alla Grecia, siamo il Paese più omofobo dell'area euro. Negli Stati Uniti il numero è più rilevante, sopratutto negli Stati della fascia detta "Della Bibbia", dove si verifica anche, un altro fenomeno: la cacciata di casa.
Stime abbastanza attendibili, ferma il numero di omeless(barboni) omosessuali fra i 12 e i 17 anni sul milione di soggetti. Ragazzi senza futuro, obbligati a mendicare oppure a sostentarsi con la prostituzione. Per finire, ma senza concludere, perché l'argomento chiederebbe spazio di volume, aggiungo una terza causa di morte: l'omicidio legale e non. Le esecuzioni, nei sette paesi dove è prevista la pena capitale, riguardano al 90% soggetti sotto la maggior età e, solo nei Paesi della Penisola araba le sentenze a morte si stimano sopra le 2000 negli ultimi 4 anni. In quanto agli omicidi, tramite linciaggi, nella sola Africa hanno più di una frequenza giornaliera. Tutti i dati si riferiscono ai due sessi, anche se il maschile rappresenta il 70%.