sabato 4 luglio 2015

STUPRO, VERGOGNA UMANA.

Uno stupro, quello avvenuto a Roma, in danno a una ragazza sedicenne, è uno dei pochi venuti a galla. Gli ignoti, i non denunciati, rappresentano, forse, il reato più frequente commesso ai danni della persona umana. In certi casi, sfocia nell'assassinio della vittima e, se catturato, lo stupratore ve dritto alla massima pena. Se la vittima, non subisce danni fisici, maggiori a quelli derivanti dallo stupro, la pena per lo stupratore va: dal minimo di 5 anni, al massimo di 14. Non sto a descrivere quali attenuanti abbassano la pena al soglio minimo, né quali aggravanti a quello massimo. Voglio però, far notare una mancanza, nel ordinamento giudiziario, riguardante il reato di stupro, un termine: Delitto, ossia: crimine contro la persona umana.A chi, non abbia mai subito uno stupro, oppure lo stupro di una figlia, ma anche un figlio, un parente stretto, può apparire esagerato definire lo stupro: delitto, lo stesso termine usato in caso di uccisione. Secondo me, invece, ci sta tutto. Spiego perché. Il soggetto, vittima di stupro, subisce un danno psichico difficilmente guaribile del tutto, quindi; danno permanente. Oltre ciò, in molti casi, si aggiunge l'effetto collaterale dei commenti impropri, come nel caso della sedicenne romana. Non esiste, in nessun articolo del Codice penale, una pena per chi aggiunge sofferenza al sofferente, con le parole. Anche questa, secondo me, è mancanza legislativa. Non si può ritenere: Diritto d'opinione, il commento improprio del: se l'è cercata. E simili. Questi commenti, diventano, spesso, appiglio all'avvocato difensore, per giustificare il cliente. Già, fossi un avvocato, non potrei difendere uno stupratore ma, assolutamente mai, riuscirei a dire: la ragazza era consenziente, ci stava con tutti, veste abiti così attillati, da apparire nuda, indossa minigonne stratosferiche, frequenta discoteche fino alle ore del mattino, quella volta aveva bevuto molto, era ubriaca. Ebbene? Anche fosse? Tutti, o solamente uno, di quegli pseudo argomenti, è forse motivo giustificante per chi stupra? No, lo stupratore cerca solo una preda, non gli importa se ragazza facile o serissima, da vigliacco criminale aspetta l'occasione propizia, è capace di mentire, con disinvoltura, di inganno, come a Roma. Per individui di questo tipo, se non hanno tare psichiche, evidenti, nessuna attenuante ammessa, tutte le aggravanti applicate, meglio ancora, si porti il minimo di pena, dove adesso è il massimo, poi su fino a 30 anni. Se di lavoro coatto meglio.

EUROPA? FORSE.

EUROPA, dunque. Ha una configurazione geografica certa, mentre quella politica è difficile individuarla, un fantasma che appare e scompare a capocchia. Eppure, alla nascita, pareva avere un futuro, sfolgorante buone intenzioni. Già, allora aveva una famiglia composita, con qualche madre e moltissimi padri, tutti convinti di aver generato un vero fenomeno, che li avrebbe liberati da disparità sociali e guerre. Robert Schumann, Altero Spinelli, Alcide De Gaspari, Adenauer, ed altri di cui, al momento, mi sfugge l'identità, coccolavano il pargolo, ancora in fasce, ma ben vispo e vitale. C'era sì, uno zio anomalo: Charle De Gaul. Questi, con poca fantasia, parlava di un Europa delle Patrie, senza accorgersi che, già esisteva. Sarà dipeso dal primo accordo, quello dell'unione dei prodotti acciaio e carbone che, da subito, qualcosa era andato sul nero dell'antracite e, molte scorie metalliche, avevano rallentato le ruote dell'ingranaggio. Complice la guerra fredda, anche i lubrificanti avevano perso fluidità. L'accelerata imposta da Kohl, Mitterand, e il nostro Ciampi, aveva generato la moneta comune. Sembrava un buon matrimonio ma, purtroppo, il miele della Luna si era dimostrato sottilissimo. Il fiele, nascosto sotto, lo stiamo consumando, ancora adesso. Perché? Evito di esprimere un parere personale, non essendo all'altezza. Mi rifaccio a quello di economisti pluripremiati(qualche Nobel)e di quelli, meno nobili, ma apprezzati in ogni parte del mondo. Costruire l'Unione di molti stati, con differenti lingue, differenti condizioni economiche, differente scolarizzazione, con mentalità diverse, chiede un progressivo avvicinamento di queste differenze, quindi molte regole comuni, a partire da una comune fiscalità, per proseguire su altri temi, come, ad esempio, una comune forza difensiva, un sistema di protezione sociale pari in tutti gli stati, ed altro, che evito per non dilungarmi troppo. Tutto ciò, non è avvenuto, secondo i detti economisti, perché ogni Stato si è chiuso nella conservazione del proprio. Aggiungo di mio: non le popolazioni ha desiderato conservare lo status quo, bensì i preposti al governo, tutti all'inseguimento di conservare, a sé, il favore dei propri elettori, sovente con la menzogna. Desolante, constatare quante piccole persone siano state elette a governarci, non è necessario fare nomi, è sufficiente vedere, come hanno condotto l'Europa nel perdurare di una crisi economica grave, oppure come stanno conducendo la crisi della Grecia. All'inizio, quella Nazione, sommava un debito di, all'incirca, 30 miliardi, ora, dopo la cura dei piccoli personaggi, viaggia intorno ai 200. Se vi dico, da europeista della prima ora, la mia profonda delusione, ci credete?

ISIS, DAESH 2

Ieri, avevo invitato, le persone deboli di stomaco, a non leggere il post di oggi. Siccome però, cambio tema, pur sempre dedicandolo a isis, nessuno paventi possibili reazioni gastriche.
Il tema, è incentrato sulla paura.
Gli strateghi del califfato, della paura, hanno fatto la principale arma da combattimento. La usano sui campi di battaglia, con la strategia del "nessun prigioniero". Se un combattente avversario, viene catturato, o viene ucciso subito, oppure come era successo ai soldati iracheni, a Mosul, in una mattanza collettiva. Diversa, ma sempre incentrata sulla paura, la strategia mediatica. Su Yutube,
piazzano video, delle efferate esecuzioni, senza nessun velo alla loro atrocità. Sui social, tutti, con preferenza Facebook, chi ha una pagina, forse ignora di fiancheggiare altre pagine dove: si reclutano nuovi adepti, si inneggia allo Stato islamico, si minacciano attentati e, dulcis in fundo, si promette di sottometterci tutti. Chi si opponesse, naturalmente, Kaput. In aggiunta, ogni due o tre mesi, mandano allo sbaraglio i "martiri", a compiere stragi in diverse parti del Mondo. Tutto ciò, ha ingenerato un clima di paura, e di sospetto, nella nostra società, proprio come desiderano gli strateghi del Isis.
La paura, è un ventre molle dove è facile affondare i colpi, Al contrario, il coraggio è una corazza, lo stanno dimostrando i Curdi, unici ad aver inflitto perdite di territorio, al califfato, pur con armamenti e risorse umane inferiori. Con coraggio, quindi si deve affrontare le minacce di quella pseudo Nazione criminale, e non mi si venga a dire che, il coraggio, chi non ce l'ha, non se lo può dare, perché non è vero, chiunque lo possiede. Per capirlo, si pensi alla propria reazione vedendo in pericolo una figlia, un figlio, le persone amate o, anche, uno sconosciuto.

ISIS, DAESH:

In questi giorni, parlare delle azioni, attentati ed altro, commesse da ISIS, e accoliti, da risalto a una considerazione: cosa è stato fatto e cosa si progetta di fare, per fermarlo, nel primo anniversario dalla sua formazione in califfato. Poco, nei dodici mesi passati e, pare nulla, nel prossimo futuro. L'azione del Isis, e la non azione, dei Paesi che dovrebbero contrastarlo, fa sedere, le due parti, sul medesimo banco degli imputati. Non io sarò giudice, né alcun altro vivente, lo sarà la Storia, elencando il numero di vittime innocenti, approssimativamente, fin ora, enumerati in 200.000. Il primo Ministro francese, Manuel Walls, ieri l'altro, aveva evocato lo scontro di civiltà. Spiace per lui, ma dargli dell'ignorante e dello stupido, mi viene automatico. Già noi occidentali, in fatto di civiltà non siamo ben messi, ma vorrei mi spiegasse, l'autorevole signor Walls, quale fiammella di civiltà arde nel Isis, a meno di approvare la loro ideologia, di morte.
Fosse il solo stupido, il signor Walls, a governare uno Stato occidentale, si potrebbe ancora passare, nel dimenticatoio, la sua affermazione. Purtroppo è ben affiancato, da uomini, e donne di governo, tutti a girare le dita, attorno alle dita, nell'attesa di qualche mossa, da parte di qualcun altro. La nascita del califfato, ha per padre Al Queda, nonno i Talebani, bis nonni le Madrasse in Afganistan e Pakistan, antenato, capostipite, il Governo Statunitense, e Governi dei Paesi alleati, al tempo dell'invasione sovietica in Afganistan. D'accordo, cosa commette il bis, bis, bis nipote, oggi, non trova consenso nell'antenato occidentale però, un seppur piccolo senso di responsabilità, per i crimini perpetrati, dovrebbe smuovere le coscienze, in modo di appioppare un cazzotto pesante al califfo e al califfato. Insomma, andare a combatterlo là dove risiede, con ogni mezzo, guerra quindi. Invece no. Si teme qualche perdita fra i nostri combattenti, senza tenere conto che, le vittime, le abbiamo già avute, e ne seguiranno altre. Si teme di colpire anche gli inermi, e incolpevoli cittadini del posto, senza tenere presente che, fra i 200.000, il 97% è rappresentato da vittime di innocenti civili, yazide, siriane, curde, irchene, più un paio di decine dei nostri Paesi. In quel 97%, voglio ricordare, le bambine, i bambini, le donne e gli anziani sommano più dei tre quarti sul totale.
A domani, la descrizione di cosa è successo, succede, succederà ad altri yazidi, siriani, curdi, iracheni. Chi è debole di stomaco, domani, non mi legga.

TOTALE VIGLIACCHERIA.

Condividerò il video, qui sotto, insieme al post, perché intimamente collegato. Non sarò lungo, anzi il post sarà uno dei più brevi scritti da me. Non avrà bisogno di essere svolto in più punti, saranno sufficienti un paio. Tutti e due incentrati sulla vigliaccheria, la nostra. Bambine, ma anche bambini della medesima età, hanno visto svanire, insieme al proprio futuro, la loro infanzia, non solo in Siria come questo caso. Il video, senza dubbio, è stato girato appositamente, quindi la bambina ha solo recitato, ma ha recitato come simbolo di centinaia di migliaia di altri piccoli, vittime di guerra. In poco più di un anno, solo in medio oriente, sono giunti alla morte 200.000 bambini, sia a causa delle battaglie ma, peggio, martirizzati dal ISIS. Noi, Paesi europei, tutto il mondo occidentale, ci siamo limitati all'osservazione, e a temere l'invasione di profughi, con il sottofondo vigliacco di poter vedere espandersi il terrore fra noi. Di recente, molte forze politiche, al posto di preoccuparsi d'un possibile aiuto, hanno parlato di respingimenti in mare, e di bombardamenti sulle barche dove si stipano i profughi. Dare il crisma di vigliaccheria, a questi personaggi, è persino troppo poco, a me fanno letteralmente schifo. Come provo schifo, pensando a chi ha provocato il disastro, ed oggi non fa nulla per rimediarvi. Stamane, davanti allo specchio, mi ero osservato, l'impulso primo, guardandomi, era di schifo perché, anche io, poco o nulla ho fatto per quei bambini. Quindi vigliacco come tutti gli altri.

SEGUITO PRECEDENTI POST.

Eccomi alla terza puntata. Forse però ne servirà un quarta, ma non domani, domani avrò l'impegno di un argomento altrettanto urgente: le bambine e i bambini coinvolti nelle guerre.
Le mie conclusioni sull'omosessualità, le persone omosessuali e le persecuzioni subite da loro, tuttora perduranti, offenderanno, certamente, qualcuno fra gli amici di questa pagina. Il perché è semplice: punterò il dito, senza esitare sulle religioni monoteiste.
Vero ché, di recente, vi siano state aperture, seppur timide, da parte della Chiesa cattolica ed altre chiese cristiane, anche da parte dell'Ebraismo, qualche passo c'è stato, dall'Islam zero.
La condanna, senza appello, dell'omosessualità e delle persone omosessuali, è scritta nei capitoli della Genesi e del Levitico nel testo biblico. Per i credenti, fonte di verità direttamente dettata da Dio. Secondo me, un falso scritto a posteriori(notare l'uso continuo del perfetto, in qualche caso del più che perfetto), senza alcuna valenza storica. Incredibile il processo di creazione dell'universo, dove Dio deve vedere se è cosa buona ciò che ha creato un attimo prima, quindi si dimostra parziale nelle sue conoscenze, al contrario di quanto affermano i credenti sulla sua onniscenza.Lascio perdere gli episodi del paradiso terrestre, dell'improvviso espandersi di un'umanità in presenza, almeno così appare, di una sola donna. Lascio altrettanto perdere, la sequela dei Patriarchi, di Noè e del diluvio universale. Salto anche la distruzione di Sodoma e Gomorra, benché in tema. Faccio solo notare che, recentissime ricerche archeologiche, smentiscono l'allora presenza di molte città, descritte nelle Bibbia, riducendole a poco più di villaggi, compresa la celebre Gerico, e la stessa Gerusalemme di Re Salomone molto meno opulenta di quella descritta. Levitico, dunque, dove l'omosessualità viene condannata con la morte. Il testo della Cei, mitiga la condanna, nelle recenti stesure, evitando di far cadere il peccato sulle sette generazioni seguenti. Quella condanna in 22 secoli ha portato all'uccisione di centinaia di migliaia, forse milioni di omosessuali, più i maschi, delle femmine. Tutt'ora, ne Mondo, sette stati prevedono la pena massima, in altri 65 si va da un anno all'ergastolo. Le tre religioni monoteiste, sono alla base di tutte queste leggi che, alla fine del 1800, erano praticamente applicate da tutte le nazioni, salvo due o tre. Ora, si vuole, anche da parte di uomini di chiesa, combattere l'omofobia. Sarà dura, dopo averla sparsa un paio di millenni. A dopodomani.

STORIE; NON BELLE.

Le vicende descritte nel post, riguardano due persone conosciute in gioventù, forse ne avevo già accennato, ma anche fosse, lo avevo fatto in maniera parziale, mentre oggi le voglio sviluppare nella piena tragicità delle conseguenze. Non è opera di fantasia, posso documentare, ciò che descrivo, senza tema di essere smentito, in più, ne ero stato testimone diretto. Trattasi di due casi, in cui, l'omosessualità, era stata la causa distruttiva per due vite, ed avevano imposto a me, di abbandonare i pregiudizi, fino allora presenti, nonché certi stereotipi appiccicati ai diversi . 
Il primo caso, aveva riguardato un parente: fratello minore di mia nonna materna, appartenente a una famiglia di antica tradizione nobiliare normanna. Noi bambini lo chiamavamo zio, nelle rare occasioni di una visita in casa nostra. Rare perché ricoverato in una clinica privata. Ero bambino e ignoravo il perché del ricovero, in famiglia si diceva dipendesse da una delusione amorosa la sua grave forma depressiva, senza specificare altro. Certamente, lo zio, era un personaggio strano, con la mania di dipingere sempre lo stesso ritratto, un dipinto su tavola, a olio, che cancellava e ricomponeva sovente, rappresentante un viso indistinto. Il suo comportamento, nel resto, era di persona calmissima, mai un gesto fuori posto, anzi di una gentilezza persino esagerata. Avevo sui quindici, sedici anni, al momento della sua morte, avvenuta in clinica. Curioso com'ero, d'altronde lo sono ancora al presente, avevo interrogato mia mamma sui motivi del ricovero, avendo saputo quale categoria di clinica aveva ospitato lo zio: una specie di manicomio privato, situato in un paese a poca distanza da Torino. Sulle prime, mamma aveva tentato di svicolare ma, dietro le mie insistenze, si era arresa a raccontarmi la verità. Lo zio, a diciotto anni, si era innamorato di un compagno di scuola, per un po', i suoi genitori, che conoscevo, avevano pensato ad un turbamento passeggero ma, in seguito, visto l'impossibilità di far passare ai due ragazzi la loro passione, su consiglio di un medico, li avevano separati, in due cliniche psichiatriche distanti fra loro. Lì, per lì, mi era sembrato una decisione accettabile, ancora com'ero in preda di un monte di pregiudizi imparati, sia in famiglia, sia in parrocchia. A farli cadere, l'anno seguente, il secondo impatto con l'omosessualità, e informazioni precise sul trattamento riservato agli omosessuali nelle cliniche private. Dico subito di queste: nient'altro di una infinita somministrazione di elettrochoc. La seconda vittima, non posso dire fosse un amico, ma la conoscevo bene, perché lui era delegato diocesano dell'azione cattolica, mentre io lo ero in parrocchia. Lo stimavo, e lo stimo ancore, una delle migliori persone conosciute, sempre pronto a dare una mano a chiunque. La notizia del suicidio, aveva sorpreso tutti. E tutti non capivano perché. Quando lo venni a sapere mi infuriai come una belva feroce, in pochi giorni abbandonai parrocchia, preti, qualsiasi ambiente legato all'azione cattolica. Il suicidio, era dipeso dalla responsabilità del suo assistente spirituale, cui aveva confessato l'omosessualità. Era credente convinto, quel ragazzo, e sentendosi dire: <Sei destinato alla pena eterna, è scritto negli atti dell'apostolo Paolo: nessun effeminato entrerà in Paradiso> ritornato a casa, si era appeso al soffitto, dopo aver scritto, su un foglio di quaderno, il perché si uccideva. Domani concluderò con le mie considerazioni.

Lamponi.

Può apparire improprio, da parte di una persona fuori categoria, l'occuparsi delle persone omosessuali. Una ragione c'è, la spiegherò domani, non oggi perché ho poco tempo a disposizione, oltre alla marmellata di lamponi e altre incombenze ortaiole, ahimè devo occuparmi della pianta di ciliege marasche, quelle adatte a distillare il maraschino, ma non per questo le dobbiamo cogliere Paola ed io, bensì per produrre un'altra confettura, chiunque ci abbia provato, sa quale lavoro comporta, snocciolare circa otto chili di piccole ciliege, cuocerle a fuoco lento per circa un'ora, distribuire nelle ampolle di vetro il risultato della cottura, etichettare. A domani, quindi. Buona domenica a tutti, meno a me.

FAMILY DAY, OVVERO L'INGANNO.

Family Day. Credo abbia significato di: "giorno della famiglia". Strano vezzo usare l'inglese inutilmente, forse fa più bello. A partecipare al giorno della famiglia sono 11 sigle diverse. Due di chiara origine confessionale, pur essendo composte da laici: i neocatecumenali e La Croce. Fin qui parrebbe non esserci nulla di bizzarro. Ma si vedrà in seguito che, così non è. La terza sigla, in lingua francese, è un po' oscura di significato preciso: Manif pour tous. Segue l'ormai vetusto, di Carlo Casini: Movimento per la vita. Sempre sul tono: i Giuristi per la vita e Pro vita. Con la variante scienza, il Comitato Scienza e Vita. Si arriva quindi alla famiglia, con: Comitato parlamentare per la famiglia e il Comitato sì alla famiglia. In ultimo le Sentinelle per l'Italia, più note come Sentinelle in piedi. Uno schieramento, in armi, degno di partecipare alla commemorazione della battaglia di Waterloo. Invece hanno uno scopo molto meno glorioso; impedire agli omosessuali di ottenere un riconoscimento legale a vivere in coppia. Paventano, meglio fanno paventare a chi li ascolta e segue, la distruzione della famiglia eterosessuale. Perché lo paventino, è ragione misteriosa, a meno di pensare gli etero, così, senza ragione, pronti a farsi sedurre dall'omosessualità, nemmeno questa, fosse in possesso di un virus trasmissibile. D'altronde, molti dei partecipanti alle sigle pensano l'omosessualità malattia, quindi, forse, credono veramente al virus patogeno.Non scherziamo troppo sulle malattie, perché i malati potrebbero prenderla a male, e tutti questi signori signore di varia età, che partecipano al Family day, soffrono di omofobia, forse non proprio malattia, ma gli va vicino. I sintomi ci sono tutti, di una specie strana, provocano lo stacco dal reale. Le due confessionali, credono, ciecamente, a un editto divino in condanna dell'omosessualità. Ciecamente, perché si rifà al Testo biblico, nella Genesi e nel Levitico. Chiunque legga i due capitoli, può capirne l'origine umana, fatta di pregiudizi, superstizioni, ed errori storici. Le sigle pro, o per la vita, chi potrebbe contestarle si occupassero seriamente, di proteggere la vita in ogni sua forma? Macchè, anche loro, vogliono impedire, agli omosessuali, di vivere la loro, in piena libertà. I due pro famiglia, come si è visto, non avrebbero ragione di essere, una coppia omo, non impedisce, affatto, a quella etero di esistere. In ultimo: le Sentinelle. Pazienza:" per l'Italia", in tempi di possibili invasioni da parte del Islam, ci starebbe. Ma, In Piedi, è ridicolo, si è mai visto sentinelle sedute? O accovacciate? Prone, magari sì, perché soffrono di potentissimo bigottismo. Però, anche le altre sigle......
Chiudo. Al tempo di un referendum sulla fecondazione assistita, i Prelati, Vescovi e Cardinali, invitarono i votanti a farsi una giratina al mare. Oggi silenziosi, mi permetto di sostituirli, ma non con l'invito di recarsi al mare, bensì ai laghi montani, dove l'acqua è gelida, non ci si può tuffare, se non la testa per rinfrescarsi il cervello. Forza partecipanti al Family Day, provateci, forse vi si schiariranno le idee.

CARATTERACCIO

Sapevo già, di avere un carattere difficile da gestire, sopratutto a me. Questa mattina, le notizie raccolte, mi hanno fatto pensare che: morissi domani, meglio nell'attimo, smetterei di soffrire.
Fosse una semplice preoccupazione per un fatto personale, saprei gestirla, quelle derivanti dalle notizie odierne, mi trovano spoglio di ogni possibilità per cercare un rimedio, anche parziale. Certo, la morte toglierebbe tutte le sofferenze, e la morte si può ottenere di motu proprio, ma non potrei mai uccidermi, per una precisa ragione: non rimedia nulla, anzi aggiungerebbe un problema a chi rimane. Descrivo il perché del mio stato d'animo.
Non riesco, proprio mi è impossibile, fregarmi delle altrui sofferenze. Mi rendo conto di vivere in tempi non molto diversi di quelli passati, sempre si sono verificate stragi, guerre, interi popoli sottomessi a tiranni ferocissimi, ma come si verificano oggi, si poteva evitarlo in preventivo, invece si affrontano con la banalità disarmante del: <cosa frega a me, non mi riguarda, fin che non mi tocca, rimango tranquillo a osservare>. Non parlo delle singole persone, ma di interi Stati. L'Unione Europea, già ridicola nel termine "unione", si avvia a disunirsi in staterelli, dove ognuno eleva barriere, il più alte possibile, onde proteggersi da presunte invasioni. Gli Stati Uniti e la Russia, rispolverano la vecchia cortina di ferro, d'infausta memoria. Nel sudest del mondo, nascono satrapie medioevali, in Asia, India e Cina, gonfiano la popolazione di parecchi milioni l'anno, seguite a ruota dagli Stati minori. In fine l'Africa, rigurgita un flusso disperato di migranti, dopo essersi gonfiata, in poco più di un secolo, da cento milioni di abitanti a un miliardo. A carattere generalizzato, si è distrutto, e si distrugge, l'habitat animale, con la distruzione di quello vegetale. Non avesse una conseguenza tutto ciò, potrei fregarmi anch'io, però esiste. E' rappresentata da un paio di miliardi senza sufficiente cibo, acqua, istruzione, accesso a strutture sanitarie, un minimo di libertà. In compenso, ben provvisti di sfruttatori, malattie, sete, fame, schiavitù ai nuovi tiranni. Ecco, pensare a questo, mi fa soffrire e mi spinge alla rabbia di non poter far nulla. Spesso, sento dire: al mondo c'è n'è per tutti, anche di più, anche si arrivasse a dodici miliardi si avrebbe abbastanza per nutrire tutti. Sarei d'accordo, ma poi, guardo il piatto dove mangia il Solone, il suo ventre, i suoi abiti, i comodi di cui gode, e mi arrabbio al punto da desiderare di ucciderlo, nell'attimo.

EDUCAZIONE FAMIGLIARE?

Argomento, vecchio come il globo terracqueo: l'educazione famigliare.
Uffa, che barba, di nuovo? Se ne parla tutti i giorni di questa cosa sempre esistita. Sì, se ne parla ogni giorno e le famiglie l'hanno sempre impartita, però manca di una domanda composta da un solo aggettivo: Giusta? Solo in parte, perché insieme ai primi rudimenti del vivere in comunità, in maniera civile, spesso, se non sempre, le famiglie fanno ricorso a figure stecchite: stereotipi e pregiudizi di genere. Il terreno fertile dei bambini li accolgono, li fanno crescere e li estendono nel tempo, diffondendoli, a loro volta, quando diventano genitori. Una catena di vedere falso difficilissima da estirpare. Non amo estrarre esempi dalla mia vita, ma se necessario accetto di citarli, come adesso è necessario. Dei tanti pregiudizi appresi da bambino, ne estraggo uno: "il maschio, per diritto naturale, assume il comando. A cascata seguivano le raccomandazioni, i consigli per dimostrarsi all'altezza, le spiegazioni del perché le femmine devono assumere solo i compiti famigliari, tieni la schiena dritta( proprio la schiena, non l'agire onesto), un giorno anche tu dovrai comandare la tua famiglia etc. etc. etc. Sorelle non ne avevo, ero il terzo di tre maschi, però, a poca distanza, un cugino di primo grado, subiva qualcosa peggio di me: era L'EREDE. Mentre le due cuginette, venivano preparate a diventare mogli sottomesse, allenandosi con l'erede. Fine storia infantile. Passo ai venti anni, con una domanda: Secondo voi, quanto tempo avevo impiegato a liberarmi da pregiudizi e stereotipi di genere? Due o tre anni, ne sarebbero occorsi di più, non avessi frequentato una compagnia di amici sciupafemmine (a parole). Timido, sciupafemmine, non lo ero, quindi ascoltavo con invidia, mescolata a fastidio, i racconti mirabolanti dei Casanova di periferia. Un giorno però. 
Ascoltando l'ennesima conquista del campione dei campioni, un campanellino, nella memoria, aveva iniziato a trillare. Ieri sera? Mi ero detto, come ieri sera? L'amico, non poteva aver amoreggiato con la tizia dalle ventidue al mattino seguente! L'avevo visto, di persona, giocare a bigliardo, nella sala di un bar in centro, ed era l'una dopo mezzanotte. Lì, per lì, non avevo detto niente ma, da quella sera, controlli assidui, da spia, erano riusciti a smantellare parecchie storie di conquista. Timido, o non timido, il fastidio era tale da obbligarmi a sputtanare tutti i falsi Casanova. Amici persi, ma avevo trovato il bandolo per ricostruirmi. Al termine del racconto, svelo la mia intenzione. Più di intenzione, un invito a madri e padri. Si nasce senza scegliere il proprio sesso, quindi senza merito se femminile o maschile, quindi senza ereditare ruoli precostituiti, quindi senza alcun diritto di prevalenza, quindi in piena parità. Appiccicare stereotipi, derivanti da pregiudizi antichi, è sommamente pericoloso, sia agli appartenenti a un sesso come all'altro. Dare alle differenze, fra femmine e maschi, un valore diverso, aggiunge altri pericoli. Ma il sommo pericolo, è far credere ai maschietti di possedere il diritto di portarsi a letto, comunque sia, una femmina, pena l'apparire poco virili, in caso contrario. Le conseguenze di questa educazione errata le può cogliere ognuno, ma la più grave, voglio citarla: stupro, non solo fisico, esiste anche un modo per stuprare sottilmente subdolo, impadronirsi di una donna per renderla schiava dei propri voleri.(non solo nel letto) Forse seconda puntata, ma non so quando.