sabato 8 ottobre 2016

SILENZIO FINITO.

A me, oggi, è molto piaciuta la frase, in chiusa, dell'articolo di Timothy Garton Ash su Repubblica: IN QUESTA ELEZIONE, SPERIMENTIAMO UNA CRISI DI MERCATO; NEL MERCATO DELLE IDEE. La frase, riferita al clima delle elezioni statunitensi, potrebbe adattarsi al Mondo intero. Viviamo un periodo di idee rifritte, molto simili, detto da cuoco, alle polpette con il lesso avanzato. Alle idee, al massimo, viene aggiunta qualche spezia in più, per mascherarne il gusto stantio. Che esista una paura del presente, è fatto giustificabile: il presente non è bello da vedere. Però, esiste anche una forte resistenza a cambiare lo stato attuale. Non parlo del referendum, poca cosa rispetto ai vari problemi della società umana. Mi riferisco alle tendenze di conservazione di tutta una serie di regole internazionali vecchie e, in certi casi, puzzolenti. Ed anche al modo conservativo di pensare: SI E' SEMPRE FATO COSI', TANTO POI, NON CAMBIEREBBE NULLA. Certo, non cambierà nulla, con quel pensiero. Ci vorrebbe coraggio, ma ne vedo poco in giro. Chissà se, strada facendo nel fango di oggi, qualche briciolo di coraggio in più, farà nascere qualche idea nuova.

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