domenica 1 febbraio 2015

Condivisione gruppo


Giancarlo Molinari
 ha condiviso un gruppo.

Nuovo gruppo

Eccomi. Come promesso ho creato un gruppo. Lo presento: la denominazione è: VIOLENZA, DONNE, RIMEDIO; IMPEGNO A PORRE.
Come primo pensiero ricorro a ERDOGAN, presidente della TURCHIA.
Oggi ha dimostrato, come un maschilista riesca sempre a rendersi ridicolo. l'ultima sua dichiarazione, sulla differenza di genere, l'ha imputata alla differenza dei corpi, affermando impossibile qualsiasi parità fra maschi e femmine, perché"contro natura", in quanto non sono uguali. Bello lui, non fossero diversi in costituzione, i figli, come nascerebbero? Per partogenesi? Domani forse, oggi nel solito modo, sfruttando appunto la differenza costituzionale. Dice: è l'Islam a guidarlo nelle sue convinzioni, bestemmiando Allah, ed anche Maometto, forse meno sciocchi di lui.
25/11/2014

Partecipazione

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Il mio libro


Giancarlo Molinari
 ha condiviso la sua foto.
Il coraggio di un piccolo editore ha dato spazio al mio racconto, unico finora, ne verranno altri? Non cambierò casa editrice.

Riflessioni

Ho pianto, questa mattina, senza vergogna leggendo l'ultima lettera, alla madre, scritta da Reyhaneh. Ho pianto l'umanità, per aver perso un valore. Ho pianto perché siamo obbligati a dividere la Terra con soggetti come Kameney, Rohany, i guardiani della rivoluzione, i guardiani della morale in Iran, e in altri Paesi musulmani, la presenza oscena dei giudici ingiusti della Corte Suprema, ma ho pianto anche, la presenza dei nostri moralisti, tradizionalisti legati all'oscurità del passato. Ho pianto, io non credente, la bestemmia di credere in un Dio crudele, la peggior bestemmia possibile, accollando a Lui i nostri difetti. Ho pianto la mia impotenza a combattere una visione errata, dove la donna è soggetta al maschio. Ho pianto a causa della Bibbia, dove l'uomo ha scritto, non la parola di Dio, ma le proprie ossessioni, senza accorgersi di scrivere l'inizio della tragedia umana, delle guerre di religione, delle conquiste a scapito di altri esseri, pari a lui. Ho pianto la pochezza di una specie, in grado di credersi simile a Dio, quindi capace di condannare in Suo nome.
 28/10/2014

Riflessioni

L'impiccagione dell'iraniana Reyhneh, questa mattina all'alba, si inserisce nei miei pensieri, annullando qualsiasi ragionamento estraneo alla condizione femminile nei paesi musulmani, e in quelli dominati da arcaiche culture maschiliste. Dove il maschio può permettersi licenza, ma alle donne nega un minimo di libertà. Reyhneh
aveva ucciso l'uomo(no uomo no, maschio)che tentava di stuprarla. Condannata a morte secondo le leggi della Sharia, dopo due anni di galera è stata assassinata. E noi ci perdiamo in sciocchezze su Facebook.
 25/10/2014
Oggi è facile dire, a tutti, cosa passa nella mia mente. Un pensiero di gioia.
Finalmente posso condividere, in tutto, l'assegnazione di un Nobel. Premiare la piccola Malala Yousafzai, e un uomo, non solo maschio, Kailash Satyarthi, rivaluta un premio per la pace, ultimamente deragliato su nomi di persone non del tutto pacifiche. E' premio per tutte le donne, non rassegnate a credersi propaggine dei maschi, e a tutti i maschi capaci di crescere in uomo, condizione necessaria a non vedere, nella donna, la propria schiava.
 11/10/2014