domenica 1 febbraio 2015

Riflessioni

Ho pianto, questa mattina, senza vergogna leggendo l'ultima lettera, alla madre, scritta da Reyhaneh. Ho pianto l'umanità, per aver perso un valore. Ho pianto perché siamo obbligati a dividere la Terra con soggetti come Kameney, Rohany, i guardiani della rivoluzione, i guardiani della morale in Iran, e in altri Paesi musulmani, la presenza oscena dei giudici ingiusti della Corte Suprema, ma ho pianto anche, la presenza dei nostri moralisti, tradizionalisti legati all'oscurità del passato. Ho pianto, io non credente, la bestemmia di credere in un Dio crudele, la peggior bestemmia possibile, accollando a Lui i nostri difetti. Ho pianto la mia impotenza a combattere una visione errata, dove la donna è soggetta al maschio. Ho pianto a causa della Bibbia, dove l'uomo ha scritto, non la parola di Dio, ma le proprie ossessioni, senza accorgersi di scrivere l'inizio della tragedia umana, delle guerre di religione, delle conquiste a scapito di altri esseri, pari a lui. Ho pianto la pochezza di una specie, in grado di credersi simile a Dio, quindi capace di condannare in Suo nome.
 28/10/2014

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