lunedì 16 maggio 2016

LO STUPRO SISTEMATICO E LA MANCANZA DI VERGOGNA IN CHI LO COMMETTE.

Distratti dal  referendum sul si o no trivelle, dalle diatribe sulla legge dei diritti civili, concesse a gay e unioni di fatto, dall'imminente tornata elettorale, dal già incominciato dibattito riguardante l'ancora lontano test per approvare o respingere le riforme costituzionali, la mancanza di attentati sul territorio europeo, ci siamo dimenticati dell'esistenza di Al Bagdhadi, del suo Stato islamico e, di conseguenza, del popolo Yazida. Mi riferisco, in particolare, alle bambine, ragazze e donne, tenute in schiavitù sessuale a disposizione dei combattenti jihadisti. A differenza delle studentesse rapite dal Boko Haram in Nigeria, il numero di ragazze donne e bambine yazide, nelle mani dello Stato islamico, dipende dalla stima di varie organizzazioni, fra cui Amnesti international. In media fra le 1500 e le 3000. Dal racconto delle poche riuscite a fuggire e delle altrettanto poche, liberate dai combattenti curdi, tutte hanno subito stupri, torture e umiliazioni dagli uomini del califfo. In molti casi da più uomini, perché dopo essere state abusate, venivano vendute o regalate ad altri. Nemmeno bambine di 10 o 12 anni sono state risparmiate da quell'orrore. Immagino chi mi leggerà, indignarsi, ma non stupiamoci troppo. Lo stupro sistematico è sempre stato praticato dai vincitori sulle donne dei perdenti. L'amica Loriana Lucciarini, autrice di uno dei quattro racconti contenuti nel libro "4 petali rossi", descrive lucidamente e con grande emotività, il funereo orrore delle donne stuprate, dai Serbi, in Bosnia. Un aneddoto della guerra mondiale 1939--1945 è intitolato: "un russo in pancia". Nella medesima guerra, i componenti dell'esercito nazista, non si facevano scrupolo di violare il più donne possible. Nemmeno gli italiani, si erano sottratti alla pratica, in Eritrea, Somalia, Etiopia e Libia, talvolta anche in Patria, nel corso della guerra civile. Avevano ben partecipato, anche le truppe Alleate. L'episodio più noto, era avvenuto in Ciociaria. Il comando Alleato, per sfondare le linee tedesche, aveva promesso l'impunità, alle truppe di colore, per qualsiasi reato commesso. Gli stupri erano stati migliaia, anche subiti da ragazzi. Un episodio è descritto nel film "La Ciociara" interpretato da Sofia Loren ed Eleonora Brawn, seppure dolcificando. Il medesimo comportamento maschile, si era ancora verificato in Vietnam e nelle mille guerricciole sparse nel tempo e nel mondo. Continua tuttora, come si è visto. Se vi chiede se io volessi giustificare, il quanto scritto, con il: "si è sempre fatto", un comportamento di un'abiezione sotto animalesca, vi sbagliate. Il mio intento vuole mettere sotto accusa i miei simili e me stesso, in quanto maschi. Idolatriamo la donna dei sogni, fino al momento di vederla, solo, pelle e carne gradevolmente distribuite, in offerta alle nostre libidini. Quando inizieremo a crescere in "uomo"e vergognarci?            

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