lunedì 14 novembre 2016

Considerazioni sul vaffanculo di Donald, ed anche su quello di Beppe.

Non mi piace la locuzione "vaffanculo" né gradivo l'altra, lanciata nelle manifestazioni di piazza da Beppe Grillo: vaffaday. Tirato in causa però, dal comico genovese, che ha dichiarato "un gran vaffanculo mondiale" la vittoria di Trump nelle recenti elezioni presidenziali Usa, sento l'urgenza di rimandare ai mittenti il vaffanculo e il vaffaday. A Trump, perché si è appropriato del voto degli illusi. A Grillo, in ragione della moda, da lui lanciata, del volgare insulto, già ben presente all'epoca del vaffaday, ma da lui istituzionalizzata nell'agone politico. Da allora, il vaffanculo è dilagato in ogni discussione, seria o poco seria sia. Provo sincera pena per quelle classi sociali, a basso reddito, ed anche per lo stuolo dei disoccupati, che si sono lasciati abbindolare da un ricco, ma furbo, reazionario, affatto intenzionato a risolvere i loro problemi. Potrei iscrivermi alla loro categoria, il reddito famigliare mio e di mia figlia svaria poco sotto ( il più delle volte) o poco sopra i mille euro mensili, ma mai sarei caduto nell'inganno di Trump. Sarà perchè di promesse simili è lastricata ogni tornata elettorale, ma quella del Donald: Rifarò grande l'America e sarò la vostra voce(dei diseredati) è quantomeno risibile. Nel suo staff, sono presenti personaggi del peggior lobbysmo, si parte da esponenti di grandi banche d'affari (Goldman Sacs, J. P. Morgan) ai potentati economici del petrolio (non per niente, nel suo programma, appare l'abbandono degli accordi sul clima ) In più, per rifare grande l'America, mette in angolo la parte femminile degli States, solleticando misogini e bigotti, con le sue frasi in perfetto stile maschilista. Trascuro la sorte degli omosessuali, già ben oppressi da un cristianesimo oscurantista molto simile a quello delle Crociate, quando le conversioni avvenivano in punta di spada. Non trascuro invece, la promessa di abbassare le tasse. Ma a chi? Ai redditi alti, nell'eterna illusione di creare lavoro, perché, i beneficiati, rinvestiranno le cifre risparmiate. Dai Tempi di Ronald Reagan e Margaret Thathcer, ciò non si è mai verificato, anzi. Però, quelle politiche fiscali, qualcosa hanno raggiunto: l'allargarsi della forchetta fra poveri e ricchi. Anche Donald Trump qualcosa raggiungerà. La saldatura di tutti i regimi fascisti con il suo. D'altronde, Ku Klux Clan e neonazisti di varie sigle hanno già festeggiato, loro sapevano chi è Donald Trump.
In chiusa un pensierino a Beppe Grillo. Davvero le piace tanto il grande vaffanculo del novello Presidente Usa? Forse vuole auto reclutarsi, con il suo M5S, nella schiera dei suddetti regimi?          

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