mercoledì 9 novembre 2016

Dalla mia pagina Facebook.

Mi arrendo, avrei dovuto farlo fin da ragazzo, avrei dovuto mandare al diavolo i miei maestri, quegli illusi di Piero Calamandrei, Altiero Spinelli, Alessandro Galante Garrone, mio zio Giuseppe e tutti gli altri appartenenti al Partito d'Azione. Illusi che avevano illuso me, fino a oggi, di pensare agli ideali di giustizia, eguaglianza e rispetto come seme da far crescere in albero. Quel seme, mai germogliato,è marcito in terra, soffocato da altri semi, loro sì, cresciuti in rigogliosa chioma. Egoismo, bigotteria, il piccolo dei propri interessi e tutto quanto, da me, ritenuto negativo, hanno vinto. Non farò il salto sul carro dei vincitori, ma smetto di combattere. Persino nelle piccole cose. Quindi, offro libero ingresso, sulla mia pagina, a chiunque voglia postare razzismo, misoginia, omofobia e quant'altro di negativo possa esistere. Anche gli sgraditi post, sul si o no al referendum costituzionale, non saranno più cancellati. Perciò, chi vuole, si faccia sotto, Giancarlo Molinari si arrende.

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