martedì 14 febbraio 2017

Colpe e distrazioni.

Se vi fa piacere saperlo, io stesso mi considero illuso, ciò nonostante continuerò a chiedere di ribellarsi. Lo considero un dovere da accollare alla mia generazione e alle seguenti, in quanto se non complici di un degrado sociale ormai evidente,, io stesso e voi tutti, almeno spettatori distratti lo siamo stati e continuiamo a esserlo. Complici o spettatori, poco importa, abbiamo comunque la responsabilità di una situazione marcia che, addirittura, puzzerà di cadavere al naso dei nostri figli, nipoti e pronipoti. I sintomi sono già ben evidenti ora, ma le conseguenze le vedranno e pagheranno le generazioni più giovani, i loro figli, se avranno il coraggio di metterli al mondo, e così via. Pensate; avranno grosse difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro, dopo aver seguito gli studi in scuole e università sempre più care e meno efficienti. Se riusciranno a ottenere un lavoro, difficilmente permetterà il livello di vita nostro, laurea o meno. La mia pensione di 640 € se la sogneranno, già possono sognarsela i 40 cinquantenni, secondo uno studio Inps, fra vent'anni, l'assegno ammonterà a meno di 300, salvo crearsene una nel privato. Con ogni probabilità gli egoismi nazionali rifioriranno, quelle più forti chiuderanno la porta in faccia alle più deboli. Gli Stati, non potranno sostenere i programmi sociali attualmente in vigore, tutti o quasi tutti sono gravati da debiti in continuo aumento, quindi saranno obbligati a cure dimagranti drastiche.
Potrei continuare a lungo nell'elencare, ma preferisco spiegare perché ciò avverrà, se non interverremo subito ribellandoci. E qui si ritorna alla proporzione 1 a 99. Se l'un per cento manovra la propria ricchezza in maniera sterile, senza mai produrre alcunché, oltre ad altro capitale da reinvestire in manovre speculative di carattere finanziario, al restante 99 resterà la sola opzione di combattere guerre fra poveri (in parte già avviene).
Questo si vuole lasciare in eredita ai nostri figli, nipoti etc?

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