lunedì 13 febbraio 2017

Di nuovo: RIBELLIAMOCI!!

Sulle nostre pagine web, di frequente, compaiono notizie e foto di avvenimenti spiacevoli. Tutti penso ricordino la fotografia del piccolo Aylan steso a faccia in giù sulla battigia di una spiaggia turca. Un simbolo, ma non l'unico, si potrebbe estrarne a migliaia di simili e qualcuno, sono certo, voi ed io l'abbiamo commentato con frasi di cordoglio e pietà. Così come si commenta, indignati, quando si viene a sapere dei bambini/e sfruttati/e nei laboratori dove si crea l'abbigliamento di lusso. Peggio, quando lo sfruttamento li obbliga in lavori pesanti, peggio ancora se obbligati a combattere come in Africa o in Asia Minore. La nostra indignazione però, si scatena in commenti anche per fatti meno tragici, seppure rilevanti per la vita sociale: le migrazioni, la povertà in aumento, il timore di attentati e un clima che sta mutando velocemente. Bene indignarsi, bene commentare con rabbia, male invece fermarsi alla sola indignazione e rabbia, in quanto i nostri commenti rabbiosi e indignati, nulla muovono. Quindi la domanda annunciata l'altro ieri è: OLTRE A ESPRIMERE INDIGNAZIONE E RABBIA, HO FATTO, AVETE FATTO QUALCOSA PER DARE UNA STERZATA ALLA SITUAZIONE CHE DEPRECHIAMO?
Almeno una firma in calce a qualche petizione? Se sì, fate già parte, con me, dei pronti a ribellarsi, altrimenti smettete di commentare, sarebbe un semplice esercizio d'ipocrisia.

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