venerdì 10 febbraio 2017

RIBELLARSI; PRIMA RAGIONE:

Chi non ha mai sentito parlare, o letto, dei "poteri forti"? Credo nessuno. Eppure i tanto citati poteri forti: Lobby politiche, sindacati, Confindustria, massoneria, sistema bancario, Vaticano, servizi segreti, fantomatici complottisti di vario genere, detengono potere sì, ma a menare le danze non sono loro. A dettare i ritmi della società globale è quel 1% che detiene più del 50% della ricchezza mondiale. Non immaginateli seduti su pile di banconote e nemmeno intenti ad accumulare monete d'oro come zio Paperone, al loro servizio pensano gli istituti finanziari dei Paradisi Fiscali, più una cifra imprecisata, ma numerosissima, di società anonime o con titolare di facciata (perlopiù un poveraccio inconsapevole, talvolta persone defunte). Inoltre hanno partecipazioni azionarie consistenti in quasi tutti i settori, specie nelle risorse energetiche e minerarie, ma anche nell'agroalimentare e possedimenti vasti in molte zone del Globo. Oltre ciò, possiedono l'arma letale per condizionare i celebri Mercati: enormi capitali da muovere là dove possono speculare altro capitale. Vi chiederete quale cumulo d'imposte questi ricconi siano costretti a pagare svolgendo le loro attività. In proporzione, meno dei loro sottoposti. Come mai? Semplicemente, perché sono in grado di condizionare le politiche fiscali degli Stati di appartenenza e in quelli dove operano. Con il denaro si comprano Capi di Stato, Ministri, semplici Deputati o Senatori, non tutti ovvio, ma in numero sufficiente al loro scopo. Dove la corruzione finanziaria opera meglio, è nei Paesi sottosviluppati o in via di sviluppo, sovente governati da Dittatori o semi Dittatori, per loro natura avidi di denaro. Sottosviluppati sì, ma ricchi di risorse, non ultima l'umana risorsa, da sfruttare in lavori sottopagati, talvolta poco più d'un tozzo di pane, bambine/i compresi. Vi prego di non pensare a un racconto ottocentesco in stile Grand Guignol, è solo verità, anche se solo parziale, cercherò d'approfondire nei prossimi giorni. Intanto meditate se la necessità di ribellarsi non sia l'unica via per liberarsi dallo sfruttamento del 1%. Sfruttamento che concerne anche noi. Grazie. Maggior Grazie se vorrete condividere, qui o su Twitter.    

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