domenica 5 aprile 2015

Fili spezzati.

Felice di vivere, ma infelice di far parte di un gomitolo inestricabile dalle dimensioni spropositate. Non è un filo unico a comporlo, e nemmeno fili di uguale colore, presenta molti capi da afferrare, nessuno però districabile dal resto. Di cosa parlo? Ma è ovvio, di me e degli altri 6.999.999.999 abitanti presenti in terra(più o meno) ognuno un filo. Fosse possibile osservarli uno a uno, si noterebbe, in molti, il punto dove è spezzato. Fra questi, i più numerosi rappresentano vite incompiute, come quelle dei nove bambini addestrati a uccidere nove adulti, in Siria, nelle scuole(?)del califfo(?) Al Baghdadi. Il libro, magistrale, Numeri a perdere, scritto da Riccardo Gavioso, porta in luce il dramma dei bambini soldato, in Africa, e altrove. Vicenda vergognosa e terribile, mai però paragonabile a una scuola, espressamente adibita a corrompere bambini, addestrandoli all'omicidio di persone indifese, anzi impossibilitate a difendersi in quanto hanno mani legate, quando il pugnale afferrato dai piccoli boia(per me innocenti) separa loro il capo dal corpo. Perfettamente cosciente, del numero di bambini che, in quest'attimo, subiscono corruzione, in varie maniere, da noi adulti, questa, dei bambini boia, supera l'immaginazione persino, penso, di un essere perverso, com'è un pedofilo. Delende ISIS, un obbligo.

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