domenica 5 aprile 2015

Spiazzare è mio dovere.

Sarò breve, per niente accomodante, né gentile. 
Percepisco un lassismo pericoloso, nei riguardi del terrorismo islamico, del tutto irragionevole, non solo in chi governa, anche da parte dell'opinione pubblica, quindi anche in noi. Consideriamo il problema una importuna spina , chissà come, capitata nella bambagia dove siamo abituati a giacere. Quella spina, ormai, si è trasformata nel giaciglio di un fachiro, presto diverrà il barile di Attiglio Regolo. Lamentiamo la lentezza, delle reazioni, da parte dei Governi occidentali, la cecità dei servizi segreti, si invoca maggior attenzione sul flusso degli emigranti. Tutti palliativi inutili. Serve rabbia, non lamentele. Un po' di memoria, per favore. Algeria: più o meno centomila sgozzati, perché gli islamisti consideravano peccaminosi i costumi e l'abbigliamento eredità del periodo coloniale. Donne in jeans, stuprate e uccise a migliaia, gli uomini, che lo avevano consentito, sgozzati. Avvenuto sì, nel secolo scorso, ma non in tempi lontani. Nigeria, oggi, Boko Aram. Fa ridere l'iniziativa per salvare duecento studentesse rapite, non le restituiranno mai. Se non ancora morte lo saranno a breve, intanto gli appartenenti alla setta, pur di non vedere, le donne obbligate a sposarli, nelle braccia di altri uomini, le ammazzano per ritrovarle pure come gigli, nel paradiso di Allah. Serve altro per insorgere? O si deve attendere di averli in casa, imporre la Sharia nei nostri Paesi? Non si dica: cosa possiamo farci, non giustifica il nostro lassismo, perché si può e si deve obbligare i Governi a intervenire. Spediamo mail, Usiamo Twitter, o altro marchingegno simile.

Nessun commento:

Posta un commento