giovedì 21 maggio 2015

Difetti. Mio Dio, difficile, e lungo elenco. Difficile, perché mi obbliga a descrivere cosa soffro del mio carattere, e si sa, si tende a minimizzare il lato oscuro di sé. Ci provo.
Supponenza: c'è. Mi riesce difficile, accettare le critiche, quando suppongo d'avere ragione, eppure ho dovuto, talvolta, rimangiarmi più di una certezza. 

Sopra valutazione di me:c'è. Parto, lancia in resta, nella mischia di una battaglia, sicuro di vincere, ed anche qui, come sopra, le nasate sono frequenti.

Stizzosità: c'è. Piuttosto frequente. Rara per un nonnulla, invece, quando un giudizio, mi ferisce nel profondo, sale subito la mosca al naso.

Rancore: rarissimo, ma c'è. Lo provo verso le persone che, con una parola, o un'azione provocano un disagio a chi amo, o stimo. Sentimento inutile a cambiare la situazione, ma utile a farmi star male.

Ricorso alle piangine per farsi compatire: abbandonate da molto tempo, piuttosto frequenti al tempo della scuola primaria e media. Ottimo metodo per attirarsi punizioni corporali.

Ricorso a bugie: poco allo stato attuale, solo quando ritengo necessario. Nel lontano passato, quando ancora frequentavo i confessionali, il prete era obbligato a segnarsi, in continuazione. Come sopra, mi procuravano sculacciate, schiaffoni, cinghiate alle gambe(una sola volta. Ma l'avevo combinata, veramente grossa)

Imprudenza: c'è, eccome, in tutti i campi della vita. Ne avevo patito fin dagli anni, da contarsi sulle dita. Massima, nel tentativo, riuscito, di mescolare glicerina e acido nitrico, a quattordici stagioni di vita. Poche gocce fatte cadere dal balcone, del terzo piano, della casa dove abitava mio cugino, avevano procurato un botto, che aveva fatto saltare, in cortile, portinaia e marito, e terrorizzato il cuginetto. Un sacco di segatura, versata, lentamente, nel miscuglio, lo aveva trasformato in materia stabile, poi sciolta nelle acque del Po. Niente sculacciate, schiaffi, cinghiate. Nessuno era riuscito a scoprire il colpevole. Cresciuto, abbandonati gli esperimenti esplosivi, l'imprudenza, trasferita in montagna, per fortuna mi ha lasciato illeso. Le altre imprudenze, sono normali azioni di vita, con normali conseguenze.
   
Invidia:c'è. Invidio chi riesce a fregarsi di tutto. A me non riesce. Un po' anche verso le persone senza problemi finanziari. Qualcuno ce l'ho.

Timidezza: massima. A dimostrazione, avessi dovuto confessarmi, visu-visu, con parole, e non per scritto, la mia faccia avrebbe rischiato di arrostire. Ma, anche così, un rossore c'è. 

Tendenza ad annoiare: c'è. Ne avete una prova, oggi, leggendomi.

2 commenti:

  1. Io non mi sono annoiata, leggendoti, non mi capita mai. Neanche quando scrivi 80 cartelle... :-D ciao Giancarlo!

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    1. Grazie Loriana. Purtroppo, 80 cartelle, da scrivere, costano grande fatica, quindi un po' annoiano, un tizio disabituato a gettar giù storie per quasi 80 anni. Bugia.

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