lunedì 30 novembre 2015

Il maschio piagnone.

Prendo spunto dalla vignetta, pubblicata da Loriana Lucciarini, condivisa sulla mia pagina, quella dove un maschietto adulto, lamenta lo stato influenzale, che lo affligge, fino a preconizzare la morte raccomandando alla moglie(presumo), seduta al bordo del letto, con quale abito preferirebbe essere rivestito dovesse morire.
Il commento in chiusa afferma: I maschi con l'influenza, dovrebbero essere proibiti per legge.
La vignetta è molto divertente, ironica e spiritosa, perché colpisce proprio al centro l'obbiettivo, di criticare un comportamento, molto diffuso, fra noi maschi: la piagnoseria in presenza di dolori. Ammesso il difetto, faccio entrare in campo le femmine. Spiego: seppur diminuita, rispetto ai miei tempi,il ruolo educativo, delle donne, nell'allevare i pargoli(d'entrambi i sessi)è comunque ancora preponderante rispetto a quello maschile(in famiglia). Quindi, le femmine: madri, sorelle,nonne e zie, si assumano, in parte, la responsabilità di aver cresciuto uomini piagnoni. Aggiunta di spiegazioni: Non è, forse, vero che, ai pargoli di sesso maschile, viene, fin da subito, dato un ruolo di privilegio rispetto a sorelle e cugine? Tu sei l'erede, tu sei l'ometto della famiglia, tu, un giorno, diventerai padre e dovrai decidere come educare(?)i tuoi figli, etc. Alle pargole, invece, viene prospettato il contrario: un ruolo succube. Come posso affermare, questi stereotipi, di responsabilità famigliare? Semplice, in parte, seppur molto minore, li avevo subiti nell'essere stato il terzo di una fgliolanza tutta maschile. Non mi trattavano da femmina, certo, ma ero il minus inter pares. Ne avevo sofferto?Talvolta sì. Oggi però, considero fortuna, non essere cresciuto come i mie fratelli maggiori. L'aver sbattuto il capo, per anni, contro il muro di uno stato inferiore, ha forgiato, in me, un carattere , anche in qualche caso spigoloso, di coraggio verso la vita. Cosa che non è successa ai miei fratelli. Donne, quindi, il maschietto lamentoso, della vignetta, un po' è responsabilità vostra.
Adesso però, mi inchino ai vostri piedi, perché avete coraggio. Segno distintivo, per affrontare al meglio la propria vita. Domani, un inchino alle donne curde.
Ah! Dimenticavo. Il maschilismo, in nuce, deriva nella prima educazione.

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