martedì 19 gennaio 2016

Famyly day e dintorni. La feccia viene a galla.


Non userò mezzi termini, tanto meno cautela nel linguaggio, m'importerà nulla, se a qualcuno risulterà offensivo il post, che ho deciso di scrivere sulla mia pagina per trasferirlo, in seguito, sul mio blog ZAVORRA. Inoltre, non sarò breve. 
Omosessualità, omofobia e Family day, sono i punti trattati e seguiranno l'ordine di come li ho citati.
La pulsione omosessuale è sentita dal circa 5% delle persone umane che, tradotto in cifra, sul totale della popolazione terrestre di 7 miliardi, fornisce il numero 350 milioni. Il 5%, è riferito a chi, solo nell'omosessualità, trova sfogo alla naturale attrazione verso un altro essere umano, le sfumature danno percentuali maggiori, ma non è mio compito, oggi, parlarne. Mi fermo quindi sul 5% dei totalmente omosessuali. 
Il numero, con ogni apparenza, è rimasto costante dal lontano passato al presente, quindi l'omosessualità non contagia, non è appetibile agli eterosessuali, nessuno può considerare pericolo la vicinanza di persone omosessuali, nemmeno, come non è, fosse malattia. Eppure, l'omosessualità, viene osteggiata. Vediamo perché. Il pretesto più ricorrente è che, praticando la sodomia, non generano altre vite. Ovvio, senonché, anche gli eterosessuali, se non in maggioranza, la praticano con il loro partner di sesso diverso, ed anche loro non generano, ma non vengono crocefissi.
Segue la condanna religiosa di ordine morale. Le religioni, le chiese e i fedeli credenti, hanno poco da strillare, nella storia, ma anche al presente, hanno contribuito molto di più della sodomia a ridurre il numero degli umani, contraddicendo per di più il loro stesso dettato morale: NON UCCIDERE. 
Non riferisco solo alle condanne a morte di omosessuali, pur numero alto, rimane minimo rispetto ai milioni di morti provocati dalle guerre di religione. A cominciare da quella lenza di Mosè. Per chi non ricorda, Mosè è colui che, appena sceso dal Monte Sinai, con le tavole dei comandamenti sottobraccio, fra cui il: NON UCCIDERE, aveva sterminato i suoi amici e compagni nell'esodo, perché intenti ad adorare, stupidi anch'essi, la statua in oro di un vitello. 
OMOFOBIA. Se l'omosessualità non contagia, l'omofobia è altamente trasmissibile. Oltre che: pulsione non ragionata. Se in età infantile l'omofobia non appartiene al soggetto, pensano a inculcarla gli adulti, a loro volta contagiati quando erano in tenera età. Se non sono genitori e parenti a trasmetterla, intervengono gli amici contagiati. Posso testimoniare di persona, il numero elevato di discorsi omofobi ascoltati a scuola, negli oratori, nelle chiese, in ambienti di lavoro e nei bar. Giustificabili solo, nell'ultimo ambiente, considerata la levatura intellettuale dei frequentatori.
FAMILY DAY. Per assurdo, in questa adunata di bigotti, l'argomento "FAMIGLIA" è l'ultima preoccupazione dei partecipanti. Magari, mettessero al centro un'istituzione così ammalata, così debole da rischiare l'estinzione. Riporto i dati Istat del 12 novembre c.a. riferiti all'intero 2014
In totale i matrimoni celebrati nell'anno sommano a 189.765
Di cui, primi matrimoni 142.754
la differenza fra i due numeri è rappresentata da persone giunte a nozze una seconda volta o più.
Nel medesimo anno si contano 89.303 separazioni e 52.335 divorzi, per un totale di 141.638 matrimoni ridotti in cenere.
Ora, non è dato sapere quanti figli di separati o divorziati vengono sballottati fra l'uno e l'altro genitore. Ma questo non preoccupa i bigotti del family day, impegnati, invece a negare ai figli delle coppie omosessuali la parità di diritti degli altri bambini. Cioè il diritto di non essere sbattuto in orfanotrofio, ne caso di morte della madre o del padre biologico. Ma sono caritatevoli, in quest'anno di misericordia compassionevole, non vogliono far rischiare a queste bambine e ai bambini, di essere contagiati dai genitori, diventando, a loro volta lesbiche e froci. Nell'accezione peggiorativa, usata da loro dei due termini. Potrei tranquillizzarli, evidenziando che, anche i figli e le figlie delle coppie omosessuali seguiranno la regola del 5%, ma non lo farò perché inutile. Inutile in quanto, la loro omofobia si accompagna all'odio. Non si può definire altrimenti il sentimento degli omofobi, è odio alimentato nei millenni dalle religioni, in specifico per noi italiani la cattolica. E' falsa carità, falsa accoglienza antidiscriminatoria quella dettata dal catechismo di Ratzinger. Cito: Articolo 2358 Devono essere accolti con rispetto, compassione e delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. IPOCRITI!!!
In tutti i Paesi, dove l'ordinamento giudiziario prevede pene da infliggere agli omosessuali, lesbiche comprese, nessun Presule si è preso la pena di applicare il catechismo, obiettando alla legge, anzi molti si sono felicitati. Forse perché reputano giusta discriminazione condanne detentive che giungono fino all'ergastolo? E le frustate in piazza pubblica? E i lavori forzati? E le torture e violenze(anche sessuali) da subire dai compagni di pena? Stupisce, veramente stupisce il silenzio di questo Papa al riguardo. Stupisce, veramente stupisce il suo endorsement al family day, dove si svilupperà la peggiore omofobia, quella dell'odio verso il diverso, ben testimoniata, fin da oggi, dal volantino distribuito in Veneto dal movimento: CON CRISTO PER LA VITA. 
Ringrazio l'amico Luis Tichá Tužka di averlo procurato.
Se mi riesce cercherò d'incollarlo, in modo da rendere a tutti la possibilità di leggerlo.
Chiudo, dichiarando la mia delusione. Mi ero illuso, con l'arrivo di Papa Francesco, la sua frase: Chi sono io per giudicare etc. pareva aprire uno spiraglio di accoglienza, era allucinazione, questo Papa si differenzia dai predecessori, solo nell'approccio mediatico, non lancia anatemi espliciti come Wojtyla, o sottovoce come Ratzinger, finge di non lanciarli, lanciandoli sottobanco. 
Anche lui si traveste da agnello, sotto chissà!

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