venerdì 20 maggio 2016

Agonia dell'Europa.

Fosse ancora n vita Altiero Spinelli, penso esprimerebbe tutta la sua delusione, amarezza, rabbia, vedendoci abbattere il suo ideale di Europa. La vedeva unita memore di cosa aveva combinato divisa in Stati. Nato nel 1907, aveva visto, alla medesima mia età nel '39, nascere la prima guerra mondiale e, al termine, i brevi conflitti, di carattere territoriale, fra Polonia e Cecoslovacchia, Polonia e Lituania. Piccoli dissidi, per una mancata di chilometri quadri, ma sintomatici della rissosità dei popoli europei, anche per motivi di poco conto. Nel '31, l'avevo raggiunto in vita, giusto in tempo per assistere alla guerra di Spagna, la presa dell'Albania da parte del Regno italiano e, va evidente, anche la seconda guerra mondiale. Nata stenta, l'Unione Europea, aveva dato qualche sintomo di crescita fino agli anni '80, anno del ritorno di uno stentio, mascherato dall'ingresso dei Paesi dell'est, che sta conducendo l'Unione a morte quasi certa. Esisterebbe una cura, un vaccino capace di sterilizzare il ritorno alla rissosità e alle guerre. Purtroppo, come succede in campo medico, i contrari strillano di più dei favorevoli alla vaccinazione. In cosa consiste il vaccino, capace di rinnovare l'Unione, è presto detto: l'abbandono dei nazionalismi. L'abbandono del nazionalismo, non comporta l'abbandono dell'orgoglio nazionale e nemmeno l'amore per il territorio di nascita, comporta invece il rispetto dell'orgoglio altrui e dell'amore che, altri popoli, nutrono per il loro territorio. La solita convivenza in pari dignità, che stanno distruggendo nuove e vecchie forze politiche. Prendendo spunto dal disagio economico(reale) della popolazione, dal problema delle migrazioni in aumento, del euro, colpevole di portare, in sé, il difetto della dipendenza dalla sola Banca Centrale, quindi senza consentire alle nazionali di battere moneta propria, indicata come panacea unica per risollevare le sorti di ogni Paese europeo, pur sapendo di mentire, stanno convincendo milioni di cittadini europei. Spero, non riescano, dovessero però, raggiungere lo scopo di dividere l'Europa in Nazioni separate, non io, troppo vecchio ormai, ma chi è più giovane, dovrà prepararsi a vedere le già viste dispute territoriali e ricordarsi dove avevano portato, nel '14 del secolo scorso, la disputa su Alsazia e Lorena(L'assassino dell Arciduca Francesco Ferdinando, fu solo pretesto) e la questione di Danzica nel '44. Due guerre mondiali e il correlato numero: 91,000.000 riferito alle vittime, i morti, senza contare il numero dei feriti, rimasti inabili nel seguito della loro vita e le vittime nei campi di concentramento.

1 commento:

  1. Penso ad un Europa unita,vera,dove i diritti siano uguali per tutti.Sarebbe un grande traguardo.

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