sabato 2 gennaio 2016

Di stupidità si può morire.

Il rischio è, che arrivi alla bocca, salga al naso, arrivi a sommergerci. I prodromi del disastro, si fanno di giorno in giorno più evidenti. No, non si tratta del mare di deiezioni umane. Anche se vasto, quello, per ora, arriva solo al garrese. Il pericolo viene dalla stupidità, mia compresa. Qualche esempio? Il minuto di anticipo, sulla mezzanotte del 31 dicembre, che ha permesso la ormai celebre gaffe alla RAITV, diventato scandalo mediatico, mentre, al massimo, meritava un sorriso(seppur ironico). Altro esempio? Il discorso di fine anno del presidente Mattarella. Confesso di non averlo ascoltato in diretta ma, sono certo, di poterlo immaginare simile ai precedenti, pronunciati dai predecessori. Niente di strano o di stupido in sé, non fossero arrivati i commenti dei vari esponenti politici. Tutti, ma proprio tutti, dall'estrema sinistra alla destra estrema, lo hanno letto con gli occhiali dalle lenti color: proprio partito. Terzo esempio? Le unioni civili e il connesso problema dell'adozione. Già faceva apparire abbastanza stupido sentir dire: equipariamo i diritti, da concedere alle coppie omosessuali, a quelli delle coppie etero sposate, ma non sia "matrimonio". E che altro è, se i diritti vengono equiparati?Quindi sarà matrimonio di fatto, ma guai a dirlo. Superato l'impasse del termine, spunta il problema: adozione del figliastro, detto anche, a causa di mania esterofila Step child adoption. Non si può! Strillano esponenti conservatori, appartenenti a vari partiti, chiamiamolo: "Affido rinforzato". In pratica la medesima cosa, detta in maniera diversa. Scendo qualche gradino, per arrivare al livello nostro. Sorvolo sulle sciocchezze natalizie e di fine anno, anche sulle mie scritte nell'occasione. Non tocco l'abitudine, diffusa, di affidare ad altri il compito di confezionare frasi d'effetto, da piazzare su Facebook. Meno una, perché sintomo di stupida concezione del passato. Ogni tanto, ma regolarmente, vedo apparire foto vintage. Bambini liberi di giocare in strada, vecchietti abbracciati, scene di famiglie dalla semplice vita ed altre simili elegiache immagini. Danno l'impressione di vita serena, felice, facile da vivere perché le difficoltà, allora, si sapeva superarle. Era così? Forse, chi le piazza, immagina solo il passato, ma non lo ha vissuto, cosa, invece, successa a me. Incominciamo dalle donne. Nelle case, non erano presenti: macchine lavatrici, tanto meno asciugatrici, quindi bucato nelle vasche da bagno private, dove c'erano, altrimenti ricorso ai lavatoi pubblici, rigorosamente a mano, con sapone di Marsiglia, ipoclorito di sodio etc. Niente frigorifero, al massimo ghiacciaie. Niente aspirapolvere, solo semplice scopa(di saggina) Battitappeto? Oh sì, c'era, si chiamava:battipanni. Lucidatrici? Lo spazzolone detto: Galera(sintomatico eh?) Lo stiro? Quegli aggeggi dove s'infilavano le braci. Passiamo ai maschi. Automobile? Sì, se si vinceva al lotto(anche la moto) Biciclette? Solo ai fortunati. Orario di lavoro? Dieci ore, talvolta più. Ferie? La settimana del ferragosto (nemmeno sempre) Stipendi? Sovente da fame. Tredicesime? Un sogno per molti. Vacanze? Dai nonni in campagna, nei paesini non troppo lontani oppure a casa(il più delle volte) Il cibo? Genuino ma insufficiente per molti(si veda la voce stipendi) I bambini. Ecco, loro qualcosa godevano: la libertà dall'assillo dei genitori, cosa assente oggi. Ma, per loro, come ora, esisteva il pericolo d'incontrare pedofili, di subire stupri, di venire sfruttati con pesanti lavori, di ricevere scarsa istruzione, di assorbire, dalle famiglie, i più dissennati pregiudizi, di cadere ammalati in assenza di antibiotici, vaccini e cure adatte. 
I rapporti umani. La maldicenza era diffusa(Quella del so, ma lo tengo ristretto nella cerchia di amicizie. Quindi, venivano tutti a conoscere) Invidie, più o meno pari a oggi. Ipocrisia: massimi livelli. Stupidità, figlia dell' Ignoranza: diffusa, ma giustificata dalla genitrice. 
Termino, con la domanda: è ancora possibile, oggi, giustificare la stupidità con la presenza dell'ignoranza? Parrebbe saggio rispondere con un NO netto, tutti ricevono istruzione nelle scuole, tutti sanno leggere e scrivere(ricordo il numero di analfabeti totali nel 1950: 38%, oggi meno del 2). Perché, allora, la stupidità non si è azzerata? Non voglio, perché non lo credo, poterlo definire: difetto umano innato. Cos'è, quindi? Pigrizia, perché pensare costa, pensare in proprio, costa ancora di più, invece pensare stupido, è gratuito.

2 commenti:

  1. Credo che spesso non si abbia la misura di quante possibilità abbiamo oggi. E, soprattutto, ci sembra tutto scontato. Ecco perché la memoria, il raccontare il passato e la nostra storia, è importante.
    Purtroppo la chiusa è assai realistica, perché pensare costa...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Gio, del commento. La mia vita è stata lunga e ho buona memoria, quindi mi è stato facile confutare le visioni errate del passato. Mi aveva infastidito un "BEI TEMPI" sotto la fotografia di donne intente al bucato in riva ai Navigli a Milano. Mi aveva infastidito ancora di più, il fatto che, a scriverlo, fosse un quasi mio coetaneo, quindi vicino agli ottanta. Non penso fosse questione di rimbambimento, è che, quando s'invecchia, si diventa nostalgici degli anni giovanili. Per fortuna il difetto non mi tocca, perciò avevo trovato giusto ribattere.

      Elimina