sabato 4 luglio 2015

EUROPA? FORSE.

EUROPA, dunque. Ha una configurazione geografica certa, mentre quella politica è difficile individuarla, un fantasma che appare e scompare a capocchia. Eppure, alla nascita, pareva avere un futuro, sfolgorante buone intenzioni. Già, allora aveva una famiglia composita, con qualche madre e moltissimi padri, tutti convinti di aver generato un vero fenomeno, che li avrebbe liberati da disparità sociali e guerre. Robert Schumann, Altero Spinelli, Alcide De Gaspari, Adenauer, ed altri di cui, al momento, mi sfugge l'identità, coccolavano il pargolo, ancora in fasce, ma ben vispo e vitale. C'era sì, uno zio anomalo: Charle De Gaul. Questi, con poca fantasia, parlava di un Europa delle Patrie, senza accorgersi che, già esisteva. Sarà dipeso dal primo accordo, quello dell'unione dei prodotti acciaio e carbone che, da subito, qualcosa era andato sul nero dell'antracite e, molte scorie metalliche, avevano rallentato le ruote dell'ingranaggio. Complice la guerra fredda, anche i lubrificanti avevano perso fluidità. L'accelerata imposta da Kohl, Mitterand, e il nostro Ciampi, aveva generato la moneta comune. Sembrava un buon matrimonio ma, purtroppo, il miele della Luna si era dimostrato sottilissimo. Il fiele, nascosto sotto, lo stiamo consumando, ancora adesso. Perché? Evito di esprimere un parere personale, non essendo all'altezza. Mi rifaccio a quello di economisti pluripremiati(qualche Nobel)e di quelli, meno nobili, ma apprezzati in ogni parte del mondo. Costruire l'Unione di molti stati, con differenti lingue, differenti condizioni economiche, differente scolarizzazione, con mentalità diverse, chiede un progressivo avvicinamento di queste differenze, quindi molte regole comuni, a partire da una comune fiscalità, per proseguire su altri temi, come, ad esempio, una comune forza difensiva, un sistema di protezione sociale pari in tutti gli stati, ed altro, che evito per non dilungarmi troppo. Tutto ciò, non è avvenuto, secondo i detti economisti, perché ogni Stato si è chiuso nella conservazione del proprio. Aggiungo di mio: non le popolazioni ha desiderato conservare lo status quo, bensì i preposti al governo, tutti all'inseguimento di conservare, a sé, il favore dei propri elettori, sovente con la menzogna. Desolante, constatare quante piccole persone siano state elette a governarci, non è necessario fare nomi, è sufficiente vedere, come hanno condotto l'Europa nel perdurare di una crisi economica grave, oppure come stanno conducendo la crisi della Grecia. All'inizio, quella Nazione, sommava un debito di, all'incirca, 30 miliardi, ora, dopo la cura dei piccoli personaggi, viaggia intorno ai 200. Se vi dico, da europeista della prima ora, la mia profonda delusione, ci credete?

Nessun commento:

Posta un commento