sabato 4 luglio 2015

STUPRO, VERGOGNA UMANA.

Uno stupro, quello avvenuto a Roma, in danno a una ragazza sedicenne, è uno dei pochi venuti a galla. Gli ignoti, i non denunciati, rappresentano, forse, il reato più frequente commesso ai danni della persona umana. In certi casi, sfocia nell'assassinio della vittima e, se catturato, lo stupratore ve dritto alla massima pena. Se la vittima, non subisce danni fisici, maggiori a quelli derivanti dallo stupro, la pena per lo stupratore va: dal minimo di 5 anni, al massimo di 14. Non sto a descrivere quali attenuanti abbassano la pena al soglio minimo, né quali aggravanti a quello massimo. Voglio però, far notare una mancanza, nel ordinamento giudiziario, riguardante il reato di stupro, un termine: Delitto, ossia: crimine contro la persona umana.A chi, non abbia mai subito uno stupro, oppure lo stupro di una figlia, ma anche un figlio, un parente stretto, può apparire esagerato definire lo stupro: delitto, lo stesso termine usato in caso di uccisione. Secondo me, invece, ci sta tutto. Spiego perché. Il soggetto, vittima di stupro, subisce un danno psichico difficilmente guaribile del tutto, quindi; danno permanente. Oltre ciò, in molti casi, si aggiunge l'effetto collaterale dei commenti impropri, come nel caso della sedicenne romana. Non esiste, in nessun articolo del Codice penale, una pena per chi aggiunge sofferenza al sofferente, con le parole. Anche questa, secondo me, è mancanza legislativa. Non si può ritenere: Diritto d'opinione, il commento improprio del: se l'è cercata. E simili. Questi commenti, diventano, spesso, appiglio all'avvocato difensore, per giustificare il cliente. Già, fossi un avvocato, non potrei difendere uno stupratore ma, assolutamente mai, riuscirei a dire: la ragazza era consenziente, ci stava con tutti, veste abiti così attillati, da apparire nuda, indossa minigonne stratosferiche, frequenta discoteche fino alle ore del mattino, quella volta aveva bevuto molto, era ubriaca. Ebbene? Anche fosse? Tutti, o solamente uno, di quegli pseudo argomenti, è forse motivo giustificante per chi stupra? No, lo stupratore cerca solo una preda, non gli importa se ragazza facile o serissima, da vigliacco criminale aspetta l'occasione propizia, è capace di mentire, con disinvoltura, di inganno, come a Roma. Per individui di questo tipo, se non hanno tare psichiche, evidenti, nessuna attenuante ammessa, tutte le aggravanti applicate, meglio ancora, si porti il minimo di pena, dove adesso è il massimo, poi su fino a 30 anni. Se di lavoro coatto meglio.

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