venerdì 12 febbraio 2016

I misteriosi benpensanti e moderati.

Eccomi a spiegare. Sono termini misteriosi, benpensante e moderato, se riferiti a persone. Si dice esistano, ma non si vedono. Ho cercato di piazzare i moderati nella categoria dei miei coetanei, per età obbligati a moderarsi, ma sono finito nel solito pensiero dei vecchi: eh! Ai miei tempi...
Ai miei tempi, m'avessero detta possibile, la discesa del telefono dalla parete alle mie tasche, una chiamata, urgente, al manicomio, l'avrei fatta. Quindi, niente, i moderati abitano altrove. Cerca e cerca, ho finito per scovarli. Di età variabile, hanno però una costante: la mancanza di moderazione. Mi contraddico? Proprio no. Se si vuole essere affettati da denti aguzzi, affidarsi ai moderati è giusto sistema. Come per sentirsi una cacca, è necessario ascoltare i benpensanti, ma questo verrà dopo. Moderati, dunque. Li inseguono tutti i partiti, anche loro, forse, ignari del pericolo rappresentato dai moderati, in maschera di pecora, ma con il cuore di iena. Però, i voti, si sa, come i soldi, non puzzano. Moderati, dovrebbe essere, sempre, scritto fra virgolette, oppure accompagnato da: così detti, perché sono persone afflitte da visioni radicali che, con la moderazione, sono in conflitto. Pensiero ricorrente, fra i moderati: (vabbè, le virgolette rimangono sottintese) i diversi da loro, avrebbero il dovere di trasformarsi in simili. Si prenda ad esempio la questione rappresentata dai migranti, in fuga da fame e guerre. Invitano i fuggitivi a rimanere nei paesi di origine, come fa chi è moderato, con un vago: vi aiuteremo là. Siccome aiuteremo, è proposito futuro, nel frattempo la fame o un colpo in testa può risolvere il problema, ma tant'è, il proposito era buono. Altro pensiero moderato, inaugurato anni fa dal moderato fu, onorevole Andreotti, è il: se l'è cercata, rinnovato in questi giorni in commento alla morte, dopo tortura, del ragazzo italiano in Egitto, da tutti i moderati miei compatrioti. Campione su tutti l'onorevole Casini, moderato per antonomasia. Lui, forse, non ricorda o finge di non ricordare perché, adesso, con un Papa misericordioso, il ricordo può diventare imbarazzante. Però, senza imbarazzo e con buona memoria, ricordo io, la sua moderata frase quando, a capo dei moderatissimi cattolici, impegnati in politica, disse : se non si possono arginare gli arrivi, si spari sulle barche. Magari le parole non sono uguali, ma il senso era quello. Esaurita la spiegazione del perché, i moderati, riescono di difficile digestione al mio stomaco, passo a spiegare perché, i benpensanti, mi risultano altrettanto indigeribili.
Primo motivo, è la puzza sotto il naso, che li accompagna in ogni attimo della vita. Vedo un poveraccio con la mano tesa? Estraggo un euro, o il corrispettivo in monetine, e lo poso sul palmo, sotto gli occhi, rimproveranti, del benpensante di turno. L'occhiataccia, non si posa sulla mano tesa, ma nelle mie pupille. Mi rimprovera, perché incentivo il nulla fare, mentre lui(o lei)saprebbe bene come comportarsi, in presenza di un fannullone: non ti vergogni? Vai a lavorare! Embè sì, un lavoro emanciperebbe dal bisogno di mendicare, ma del problema disoccupazione, al benpensante importa poco o nulla, ha spalle coperte. Il benpensante ha convinzioni ferme. Viene a conoscenza di un fatto cruento? Senza conoscerne i risvolti, strilla: pena di morte! I figli(o figlie) si comportano male? Un par di schiaffoni o una scarica di bacchettate, risolvono il problema. Senza chiedersi però, chi lo ha educato? Il benpensante usa sempre: loro, mai il chi specifico. Convinto di possedere la verità, zittisce l'interlocutore dubbioso, con il lapidario: saprei io come fare, al posto loro. Però, non lo fa.
Basta così, mi sono depresso abbastanza. 
Ah, dimenticavo l'ultimo assillo che, in questi giorni, terrorizza moderati e benpensanti.Il pericolo di assistere all'arrivo, come vicini di casa, di due donne o due uomini in connubio innaturale, per di più autorizzato per legge. Che tempi, gente!!!!

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