venerdì 8 luglio 2016

Da ripetere pari, pari. Nulla è cambiato nei 366 giorni scorsi.

Rassegnati, appiattiti, cinici, vagamente razzisti, talvolta anche senza: vagamente, astiosi, in preda a rabbie inespresse, ma reali, seduti, per niente reattivi, fermi sul proprio ombelico a commiserare i guai personali, tristi. Non bella descrizione, di noi popolo italiano. Ho, volutamente, dimenticato di aggiungere "scoraggiati", proprio nel vero senso del termine, cioè: senza coraggio. Il mugugno, è diventato la massima ribellione al disagio di vivere all'interno di una società, che vorremmo diversa, più attenta alle necessità dei cittadini. Fossimo nell'antica Repubblica genoana, quando il mugugno era l'unica espressione permessa ai condannati al remo, potrei capire, fortunatamente non siamo in quella condizione coatta. Dal mugugno, quindi, passare al coraggio. Si ha il diritto a una buona amministrazione? Chiediamola, con forza, senza mugugnare il solito: tanto non cambia niente. Si ha il diritto di essere governati, con giuste e limpide leggi? Si imponga ai legislatori di provvedere, pena non essere votati al prossimo turno. Come? Ogni Deputato, Senatore, Ministro, Sottosegretario ha un servizio di segreteria e un indirizzo mail, anche le segreterie dei patiti, movimenti, o altre formazioni politiche hanno una mail, così come l'hanno i Comuni, le Regioni, Sindaci e Governatori. Ognuno di noi, comunica con amici o parenti, con quel mezzo, proviamo a usarlo con i signori sopra, con insistenza assidua, ma tutti, non solo qualche singolo. Può diventare un nuovo metodo, per sostituire le manifestazioni di piazza, più comodo, diretto, senza il bisogno di chiedere l'autorizzazione delle Prefetture. Ci si esponga con nome e cognome, niente anonimato, come succede mescolati alla massa, con coraggio, unico lievito a fare del popolo: soggetto attivo.

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