sabato 16 luglio 2016

Modesta analisi, ma veritiera.


Si leggono e si ascoltano infinite analisi sul perché del terrorismo di matrice islamica, tutte però, mancano il punto dell'origine: anno 1978 e seguenti 25. Nel '78 con la caduta in Iran della Monarchia Pahalavi e l'arrivo di Khomeini. Nel '79 l'invasione russa in Afganistan. La CIA, nel primo e nel secondo caso fece due enormi errori. In Iran, per liberare i diplomatici statunitensi, con poca accortezza, tentò un blitz e fallì miseramente, con relativo inorgoglimento della fazione sciita del mondo islamico. Dal '79 alla fine degli ottanta, a guerra fredda ancora in corso, per scacciare i Russi dal Afganistan, non trovò di meglio che finanziare le madrasse più fondamentaliste possibile in Pakistan. Di lì la nascita dei Talebani, primo nucleo di radicalizzazione del Islam. Da non trascurare un terzo errore: il potenziamento dell'alleanza con l'Arabia Saudita in chiave anti Iran e l'arruolamento nella medesima battaglia di Saddam Ussein e relativo conflitto Iraq-Iran. Dall'Arabia Saudita l'eredità di Bin Laden e del Wahabismo, fazione del Islam più radicale. Dal Afganistan i primi soldati di Allah. Da Saddam Ussein l'invasione del Kuwait e relativa 1° guerra del golfo. Colpo finale, sempre generato da errori d'intelligence, la seconda guerra del Golfo, del celebre(per le gaf) George W Bush.
Combinato il patatrac, con la contrapposizione, sempre più acuta, fra fazioni sciite e sunnite e relative  nascite di gruppi terroristici da ambo le parti, alla fine, morto Bin Laden, mandante di vari attentati, nasce il califfato di Bhucr Al Baghdadi e la guerra in Iraq e Siria.
A grandi linee, ma la sostanza è questa.

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