venerdì 8 luglio 2016

Mica facile riconoscersi stupido.


La stupidità è come il tarlo subdolo che scava gallerie nel legno, lo deteriora fino a consumarlo del tutto. Presumere di non venire colpito dalla stupidità, è operazione stupida degna di essere stimata in pari intelligenza con il legno vittima dei tarli. Ebbene, devo ammettere d'esserci caduto. Mi riferisco al post notturno, dove stigmatizzavo la scelta del Gip verso l'omicidio preterintenzionale, nel fatto successo a Vasto. Stupido perché è sempre stupido darsi ai giudizi sotto l'effetto emozionale, stupido perché la mia conoscenza della dinamica, che ha portato a morte il signore nigeriano era scarsa, essendo stata raccolta su notizie di giornale e qui sulle pagine Facebook. Stupido perché presumevo di saperne più del Giudice per le indagini preliminari.
Tutto questo però, nulla toglie alla matrice razzista del omicidio.
Tutto questo, non toglie nulla nemmeno alle responsabilità collegate dei diffusori dell'odio verso chi ritengono diverso, perciò indegno di rispetto, prendendo come valore di stima il colore dell'epidermide.  E' vizio antico soffermarsi a un semplice particolare per giudicare il tutto, espressione di massima stupidità, in quanto nessuno è uguale, quindi a spulciare le differenze ognuno potrebbe trovare nell'altro qualche motivo d'inferiorità rispetto a sé. 
Nell'essere stato stupido, potrei consolarmi della buona compagnia che mi affianca, ma non mi consolano affatto le esternazioni, nel merito, del soliti, noti, senatori e parlamentari. Oddio, questa volta Matteo Salvini è rimasto fuori dal contesto con una dichiarazione quasi ragionevole. Non così, si è comportato il capogruppo della Lega in Senato, ma tant'è, lui spazia sempre nel consueto pensiero stupido. Differente l'intervento del senatore Giovanardi, un caso di patologia cristiana in contrasto con il Cristo stesso, che lo fa apparire stupido in ogni occasione, perfino più di me.

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