sabato 10 ottobre 2015

DILEMMA.

Ottimismo o pessimismo? Dipende. Il mattino, appena emerso da una nottata di sonno immemore, ancora ignaro degli eventi successi nella notte, magari con la prospettiva di godermi tempo mite e soleggiato, il mio innato ottimismo vive momenti d'estasi. Momenti dalla durata di pochi minuti, giusto il tempo di preparare il caffè mattutino. Ancora prima di vedere gocciolare il liquido bruno, dal becco della macchinetta nella tazza, l'altra propensione innata, di tenermi informato, mi spinge a connettere il computer, sui siti dei giornali on line.
Ottimismo al muro, in procinto di essere giustiziato da un plotone di fucilieri. 
Non è il mio cocco, nemmeno il beniamino dei miei pensieri, il pessimismo, anzi, desidererei tenerlo a distanza siderale dalla mia esistenza, ma lui, pare essersi innamorato di me. Si abbarbica, mi stringe, si avvita e si avvolge al mio animo e, fino al momento di andare a dormire, non mi lascia. E' un pessimismo umorale, il mio,  sempre incazzato, a incazzatura crescente mentre leggo le notizie, fresche di stampa, delle vicende umane in Italia e nel mondo. Mi rammarico delle sofferenze altrui, ma le accetto come inevitabili, se dovute a disgrazie di origine naturale. Riesco ad assorbire bene, anche se mi fa soffrire, la morte di un personaggio nella mia stima. Fin qui, il mio pessimismo umorale rimane assopito. Si sveglia di colpo e ringhia, alla notizia, che descrive i fatti successi in senato. Riesco a quietarlo, ricordandogli la piccola statura intellettuale, dei frequentatori di palazzo Madama. Un ringhio più forte, contenuto a stento, lo solleva davanti alla gazzarra indegna, inscenata da ogni parte politica, nella vicenda del sindaco di Roma. Il Marino incapace, nonostante il cognome, di navigare nel mare della politica. Quasi mi travolge, mentre leggo le notizie arrivate dal Vaticano, sulle dispute dottrinali, riguardo comunione sì, comunione no, ai divorziati, riconoscere diritto di accoglienza o rifiuto, alle persone omosessuali. Lo calmo con il ragionamento: Cosa vuoi, sono legati al passato, e non riescono a liberarsi dalla pania dei pregiudizi. Con le notizie in arrivo dal Medio Oriente, rinuncio a difendermi dal pessimismo. In Turchia, sarà per assonanza, succedono cose "turche". Si viene arrestati a causa di un Twitt, contrario alla politica del presidente Erdogan, due bombe, di provenienza sospetta, uccidono decine dei partecipanti a una protesta, pacifica, contro il regime del suddetto presidente. Un passo più in là, in Siria, il caos di sigle contrapposte, in perenne guerra fra loro, più la presenza massiccia dei fanatici jihadisti del IS, hanno svuotato dei tre quarti la popolazione, due milioni fuggiti in Libano, tre in Giordania, due in Egitto, più o meno altrettanti in Turchia. La situazione di quei disgraziati, però è paritaria: Tutti vivono in miseria, in condizione igienica precaria, nel fango di tendopoli senza servizi sanitari e sognano di fuggire altrove. Peggio va, a chi è rimasto in Patria. Fra i massacri degli uomini di Bachr Al Bagdadi, a Raqqa, Semilia, Oms e territori dove il califfo comanda, i combattimenti alla periferia di Aleppo, più i bombardamenti effettuati da Russia, Francia, Stati Uniti e alleati, ogni giorno i morti civili si contano a centinaia, donne e bambini in maggioranza. Solo in ultimo, arriva un piccolo sollievo, con la notizia, quasi tenuta occulta, di un cambio di strategia. Forse un lampo caduto dal cielo, ha toccato Obama e i suoi strateghi, consigliandoli di aiutare, finalmente e seppure in ritardo, i Peshmerga Curdi, unici a essere riusciti a infliggere al califfo, cocenti sconfitte. Voglio ricordare a tutti, anche al mio pessimismo, come è composto l'esercito dei Peshmerga: Donne e uomini, combattono fianco a fianco. Pur di religione musulmana, nessuna donna è considerata inferiore, nessuna donna deve coprirsi la capigliatura, a nessuna donna viene impedito d'indossare pantaloni, a nessuna femmina, ancora bambina, viene imposto il matrimonio con adulti. Forse il rispetto fra i generi, dovremmo impararlo da loro. Anche la tolleranza. Sia i Cristiani, quanto gli Yazidi sono stati accolti e salvati dalla furia del califfo, il loro partito di riferimento, in Turchia, dichiara di programmare leggi in favore di tutte le minoranze, omosessuali compresi. Quasi quasi decido di farmi Curdo.     

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