lunedì 28 marzo 2016

Lahore(e dintorni)

Dal mio eremo, dove volontariamente mi sono relegato, l'unico contatto certo, con il resto del mondo, è la connessione internet. I lavori di preparazione dell'orto, qualche faccenduola in casa, mi avevano trattenuto dal scendere a valle, quindi niente giornali. Ieri sera, dopo cinque minuti, il mio computer era andato offline. La notizia dell'attentato a Lahore quindi, sono venuto a conoscerla una mezz'ora fa. L'inciso della notizia è: cristiani. Fossero state, le vittime, di religione diversa, la notizia avrebbe avuto il medesimo rilievo? Oppure sarebbe risultata uguale alla strage di ragazzini in Iraq, passata su Repubblica con un trafiletto, di poche righe, nelle pagine interne? Credo, ormai, si sia persa l'empatia fra umani, se il peso di una vittima deriva dal suo credo religioso. Sempre di più mi felicito di avere un'età, molto avanzata, che m'impedirà di assistere al disastro.

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