giovedì 14 aprile 2016

Parte seconda, sul voto di domenica.

Oggi tocca al sì. Votare sì, cosa implica: tutte le concessioni all'interno delle 12 miglia non verranno rinnovate fra 2-3 anni, cioè al termine contrattuale. Rimarranno, invece rinnovabili le concessioni a chi opera estrazione di petrolio e gas oltre quel limite. Si produrrà un calo di all'incirca 5-6 mila posti di lavoro e la perdita di parte delle royalty e degli introiti fiscali. La quota mancante, con la chiusura dei pozzi, di gas e petrolio dovrà essere acquistata da paesi produttori esteri.
Fin qui, gli svantaggi.
Vantaggi: riduzione, talvolta marcata, del rischio d'un, sempre possibile, incidente a una piattaforma d'estrazione e conseguente danno alla vita ittica.
La distanza delle rimanenti piattaforme, quelle oltre i limiti, concede interventi efficaci, nel caso di rotture, da cui effusione di petrolio in mare, prima dell'arrivo, sulle coste. Operazione quasi impossibile attuarsi, quando avvenisse a breve distanza.
Minor transito di mezzi navali dai porti ai punti d'estrazione, quindi meno sentine gettate fuori bordo(illegale, ma talvolta effettuate, non tutti rispettano la legge)
In conclusione. Come succederà a me, domenica, ognuno deciderà il proprio voto, valutando i pro e i contro.

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