La recensione
di Paola Vergari
La borsa da viaggio blu
Straordinario, unico, ti fa innamorare
ad ogni pagina. Ti innamori della montagna che scali insieme a lui, ti
innamori della sua ingenuità, della sua profonda fede in un mondo giusto,
delle sue passioni; poi inizia il viaggio in luoghi non proprio
conosciuti se non da cronache tv, cammini con lui per i vicoli e ti siedi a
cena insieme, è come esserci davvero per come riesce a fare pennellate d'autore. Lo stile è schietto, pulito e fresco,
ti trascina nel vortice dell'avventura con maestria. Tocca un tema
scottante, attuale, di cui si parla poco perché fa male pensarci. La fine è
bella, profonda, tagliente, ti lascia l'amaro ma anche un filo di
speranza. La montagna, quella vera, alta, invincibile e
protagonista silenziosa, è lei che può colmare il dolore, con la sua bellezza
cruda come la vita, riuscirà a ridare la forza per ricominciare e dare un senso
a ciò che forse non ne ha mai avuto. Questo giovane autore, avrà ancora
da raccontare, è bene seguirlo, non perderlo di vista, regalerà alle
anime lettrici ancora forti emozioni.
La signora Paola Vergari, quando aveva scritto la recensione sopra, non mi conosceva, né conosceva la mia età, tutt'altro che giovanile, per questo, scambiandomi per un ragazzo esordiente, mi aveva qualificato: "giovane autore". Più dei complimenti per il mio scritto, ho apprezzato molto il fatto che, almeno virtualmente, la signora Vergari mi aveva fatto ringiovanire di molti decenni.
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