Non sono in grado di contenermi, non posso lasciare scorrere, come fosse limpida acqua, il flusso vomitevole di parole e di atti, per impedire la migrazione dalla Siria e paesi limitrofi. La zecca Orban, ed altre zecche del suo Fidesz, il partito ultranazionalista ungherese al governo, hanno ordinato alla polizia e alle forze speciali, di opporsi con ogni mezzo alla partenza verso la Repubblica Federale Tedesca, delle centinaia di profughi siriani, iracheni e pochi africani, nonostante avessero in tasca il regolare biglietto, pagato di tasca propria, e il consenso del Governo tedesco ad accoglierli. Per fortuna, polizia e forze speciali hanno contenuto la violenza. Solo nella stazione di Budapest, sono stati lanciati gas lacrimogeni, comunque inopportuni, considerato la presenza di bambini in tenera età. Nel Parlamento ungherese, la zecca capogruppo del Fisdez ha urlato: Popolo ungherese, ci stanno invadendo. cittadini volete vedere i vostri figli crescere in un califfato unito di tutta Europa? Perfino Matteo Salvini si vergognerebbe a pronunciare una sciocchezza sesquipedale, come quella. Benché, Matteo secondo si risparmi poco, nel pronunciare sciocchezze a sua volta, come nei giorni scorsi. La sua tesi dell'importazione, con i migranti, di una delinquenza diffusa, prendendo a spunto il duplice delitto di Palagonia, non sta in piedi. L'abbia commesso un migrante ivoriano, non stampa a tutti gli altri, la patente delinquenziale. Sul numero di decine di migliaia ci sta, è certo, qualche decina di mele con il baco all'interno. Erano mele marce, arrivate dall'Italia, gli appartenenti alla Mano Nera a New York, dall'Irlanda, i concorrenti nel contrabbando e smercio di alcoolici, droga prostituzione e taglieggio, in contrasto alla banda di Al Capone. Senza tenere in considerazione; la mafia siciliana dei Gambino, Genovese, Bonanno etc. Avessero avuto un Orban, o un Salvini, è li avessero ascoltati, dei nostri migranti in America non ne sarebbe rimasto uno, con il risultato di avere, in ritorno, una massa di gente poverissima da sostenere. Trascuro di citare i casi di atti a delinquere, commessi da Italiani nei paesi europei, dove la nostra migrazione, tutt'altro che poca, era stata accolta e integrata. Ora non mi si venga a dire: rimandiamoli al loro paese e aiutiamoli là, come? Li armiamo tutti, di tutto punto, perché sconfiggano il Califfato del Isis, Assad, Al Nousra e le altre fazioni? Almeno i bambini, le donne i minori li terremmo con noi? Oppure rispediremmo, anche minori bambini e donne, perché compongano un variegato esercito da retrovie, per sostenere la prima linea? Sciocchezze? Certo, ho scritto sciocchezze, ma pari, pari alle sciocchezze precedenti degli Orban e dei Salvini(per rispetto al genere, risparmio Giorgia Meloni)
Passo al serio. Inutile opporsi, a parole o con atti di restrizione, a chi fugge, temendo di perdere la propria vita, e dei famigliari, da paesi in guerra, ma anche coloro che fuggono da feroci dittature o per fame. Non li fermeremo né con barriere in muratura, né con il filo spinato, nemmeno sparando ai barconi. Per fermare quelle migrazioni, esiste un solo mezzo: pacificare i paesi in guerra, fermare le speculazioni delle multinazionali, impedire, con durissime leggi internazionali, il commercio delle armi. Il primo punto, implica il maggior sacrificio: vite umane. Anche nostre, perché è impensabile, di demandare ad altri il compito di sconfiggere il califfato e i vari eserciti, regolari e irregolari, in lotta per il potere. Vi prego di risparmiarmi l'accusa di essere un guerrafondaio, non lo sono. Con altre leggi apposite, si obblighi le multinazionali a rispettare le persone, e l'ambiente, dove agiscono, ed a rinunciare, in parte, ai loro profitti per dare incremento alla crescita e all'istruzione delle popolazioni in luogo. Sono contrario, per principio, alla pena di morte ma, in questo caso, l'accetterei contro i commercianti di morte, gli speculatori del commercio, più o meno clandestino, delle armi. Meglio pochi morti, che migliaia di innocenti vittime. In ultimo, le Corti di Giustizia internazionale, dichiarino i feroci dittatori, colpevoli di crimini contro l'umanità, è su loro venga spiccato ordine di arresto, eseguibile anche nelle loro Nazioni. Utopia? Forse. Ma, gli Orban, i Salvini e le Meloni, cosa propongono? Qualcosa di fattibile, oltre a strillare e aggiungere sofferenze, a chi già soffre?
Grazie, per oggi chiudo qui.
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