giovedì 5 febbraio 2015

Aggiunta

Aggiunta a "SPIAZZANTE". Aggiunta dovuta, necessaria, chiarificatrice del perché Giancarlo Molinari si spende spesso in favore al riconoscimento di pari diritti delle persone omosessuali. Prima di tutto desidero informare che non si tratta di coming out, a meno che sia necessario farlo anche, a un eterosessuale, quale sono.
La sensibilità verso il problema deriva in primis da due vicende lontane, più o meno verso i vent'anni miei. Le vicende di due persone finite male, una infamiglia, una fra le mie conoscenze nella gioventù cattolica. Il primo, un cugino di secondo grado, scoperto omosessuale dai genitori, venne interdetto, e fatto ricoverare dentro una clinica psichiatrica. L'unica "cura" ricevuta, una serie infinita di elettrochok, protratta fino al giorno della morte. Il secondo, brillante promessa dell'azione cattolica, era delegato giovanile della diocesi, non aveva trovato niente di meglio del rivelare al suo confessore la propria omosessualità, al posto di ricevere aiuto, gli erano state spalancate tutte le porte dell'inferno. Morì suicida. Quelle due vicende, sommate all'abitudine, allora corrente, di scorribande notturne per pestare i froci, mai approvate, mi avevano fatto abbandonare, dietro ragionamento, i pregiudizi verso l'omosessualità. Pregiudizi però, a quanto vedo, ancora ben saldi, se il post di stamane, è rimasto privo di commenti.
5/2/2015

Nessun commento:

Posta un commento