domenica 1 febbraio 2015

RIFLESSIONE

Riflessione, di non credente, sulla ricorrenza del Natale. Prendete il: "non credente" come scontato, quindi non lo ripeterò, anche fosse necessario. Natale, quando ero bambino, in tempi arcaici, per me, e per gli altri mocciosi, era festa magica, l'attesa di vedere, il mattino, i pacchi regalo, era spasmodica ansia, quasi impediva di prendere sonno. L'attesa era, forse, meglio del momento di aprire l'involucro dei doni
Si credeva all'arrivo di Gesù bambino, durante la notte, e si tentava, per questo, di rimanere svegli, onde vederlo. Poi, certo, il sonno prendeva il sopravvento. Qualche pezzo di carbone veniva accettato, con la consolazione di scoprirlo dolce di zucchero. Festa magica, quindi. Svanita. L'arrivo del panciuto Babbo Natale, aveva assestato il primo colpo alla festa, ma poteva, ancora, essere sopportato dai bambini. Oggigiorno, ai bambini, abbiamo rubato il Natale. Non tanto nella magia religiosa, nella magia in assoluto. Non ho più l'età, ovvio, quindi non posso sapere cosa passa, in questi giorni, nel cervello di chi ha pochi anni. So, per certo, quale è la visione adulta della festa. Orgia di regali fra adulti, orgia di cibi, orgia di bevande, i bambini nell'angolo a cliccare Smart Fone, tastiere di computer, giochi elettronici nuovi. Insomma, un ripetersi del consueto. E' magia questa? Commercio, semplice commercio indotto dai mercanti. Babbo Natale è diventato, persino, femmina. Vedere l'abbigliamento di commessi e commesse nei negozi, bariste e baristi, cameriere e camerieri, tutti in rosso, smilzi o ciccioni, peccato non abbiano il campanaccio da agitare, sarebbero perfetti, invece il ridicolo è assicurato. Riflessione di un vecchio barbogio, nostalgico della sua infanzia? Affatto, è riflessione del bambino, che conservo in me. Ed anche, un sentirmi complice del furto. Restituiamo il Natale ai bambini, piacerà di più, anche a noi. Detto questo, auguri a tutte, tutti.
22/12/2014

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