venerdì 20 febbraio 2015

ULTIMO POST SU ISIS

Ultimo post su ISIS.
Si è discusso molto, si discuterà ancora, su come sia nato, sviluppato e come riesca a sostentarsi in un vasto territorio, abitato da milioni di persone, ricevendo un certo consenso, dalle medesime, pur in presenza degli efferati delitti commessi. Non sarà facile, ma tenterò di spiegare i vari perché. La nascita, una conseguenza della confusione verificatasi durante la guerra civile in Siria. Nella fretta di abbattere Assad, al più presto, le varie fazioni in gioco, non sapevano bene quale cavallo scegliere, finendo di affidarsi a tutti. In mezzo però, ne esisteva uno già ben foraggiato, ed aveva così, potuto ingrassarsi tanto, da togliere spazio agli altri, soffocandoli poco a poco. Duplice sconfitta: la presenza di un nuovo nemico, e il persistere, in sella, del Dittatore siriano, visto adesso, dai suoi medesimi detrattori precedenti, novello amico in chiave anti califfato, pur se, ritenuto scomodo. Preso il sopravvento, dopo la conquista di Raqqa, Al Baghdadi si è autoproclamato Califfo, ricevendo l'appoggio, e il consenso delle Tribù sunnite di stanza nel sudest della Siria, e nel confinante territorio iracheno, fino a comprendere Mosul, seconda città, per popolazione e importanza, dell'Iraq, costituendo un simil Stato, su un territorio, quasi il doppio della Francia, con circa quindici milioni di abitanti. Petrolio, gabelle, imposte e tasse, più il tesoro sottratto alla banca di Stato, da sommare ai finanziamenti citati ieri, hanno fatto del Califfato una Nazione ricca. Già ben fornita di armamenti, l'arsenale dell'esercito iracheno depredato a Mosul e la possibilità di rifornirsi, sul mercato clandestino, di armi da guerra, hanno dato a ISIS un periodo d'invincibilità, oggi attenuato dalla reazione dei Pesmerga curdi, i raid aerei e la parziale riorganizzazione delle truppe irachene. 
Rimane un punto: il consenso della maggior parte della popolazione. Si potrebbe definire incomprensibile, come si sarebbe potuto fare, con i tedeschi della Germania nazista, da parte di chi non lo era. Eliminata la differenza d'epoca, i punti di contatto sono numerosi.Primo: la guerra. Secondo: il caos conseguente. Terzo: dissoluzione del tessuto societario. Quarto: mancanza di risorse e servizi, Quinto: voglia di rivalsa, dei Sunniti, verso lo i governi in mano agli Sciiti in Iraq, e dagli Alawiti in Siriria, ambedue appoggiati dall'Iran, nemico dichiarato dei Sunniti che, da oppressori, erano passati ad oppressi. Come i nazisti, gli uomini del Califfo, hanno ricostruito strade, distribuito aiuti, colto il senso di rivalsa dei cittadini, come i nazisti, hanno indicato varie categorie di colpevoli, presunti, facendoli capri espiatori della situazione, prime le donne, eternamente colpevoli di nulla, ma facili da opprimere nel contesto maschilista musulmano, gli Yazidi, già non troppo ben visti in precedenza, per di più considerati eretici, i cristiani per antica rivalsa, e per essere correligionari di chi aveva abbattuto Saddam Ussein, in fine i peccatori: omosessuali, drogati, adultere/i, etc. L'abitudine ai massacri, antichi, recenti, attuali ha fatto il resto, insieme al terrore di essere incluso fra i perseguitati. Non credo di dover aggiunge qualcosa, da domani abbandonerò ISIS, con la speranza di vedere, lui, ad abbandonare la scena, anche dovesse costarci una guerra. Ringrazio, tutte/i di aver dimostrato una pazienza, e una costanza, infinita, nel leggermi.

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