martedì 17 febbraio 2015

STORIA

Più che pensare, in questo momento osservo il mio micione, dormire beato accanto alla stufa. Non deve preoccuparsi di nulla, lui, nemmeno di ISIS, cosa invece, spettante a me.
Per capire il motivo della nascita del Califfato, è necessario risalire i tempi, di circa un secolo, ovvero alla liquefazione dell'Impero Ottomano. Seduti davanti un tavolo, i due sprovveduti rappresentanti di Inghilterra e Francia, noi italiani, come il solito, esclusi con il contentino di Trento e Trieste, tracciarono i confini, dei territori sottratti al Turchi, con un righello, ampiamente fregandosene, di considerare i diritti delle popolazioni autoctone. Alla Gran Bretagna, toccò, con la forma del protettorato, la quasi totalità della penisola arabica, il solo Libano alla Francia, che a sua volta, ottenne buona parte del nord Africa. Il sistema, facile, del righello, generò un rimescolio di etnie, di fedi religiose diverse, e un'esclusione: i Curdi, lasciandoli divisi fra Turchia, Siria, Iraq, Iran, più qualche minima frangia in Belucistan. Per mascherare l'evidente colonialismo, le due potenze mondiali (allora lo erano) rispolverarono una serie di dinastie, pressoché dimenticate, nelle nazioni nate con il righello. Come il Cristianesimo, l'Islam, nei secoli, si era diviso, in sette contrapposte che l'Impero Turco teneva a freno. Lo stesso freno, in mano agli europei, funzionò, ancora venti, venticinque anni, cioè fino al secondo dopoguerra, momento in cui avvenne la dissoluzione del colonialismo. Liberi dal giogo, si fa per dire, una serie di rivoluzioni o, se si vuole, golpe militari, portarono pressoché l'intero nord Africa, fuori dell'influenza europea. In Medio Oriente, l'avvento della Nazione ebraica, il sorgere di forme dittatoriali, nei governi, il radicalizzarsi verso sistemi religiosi di comando, nell'Iran Sciita, nell'Arabia Saudita di fede Sunnita, in Iraq, sotto Saddam Ussein, un rimescolio, conflittuale, delle due fedi, più l'avidità delle sette sorelle del petrolio, avevano generato una serie di conflitti bellici, tutt'ora in atto. ISIS, è figlio di quei conflitti. Nato in Siria, ha trovato ossigeno nelle tribù sunnite oppresse, per vendetta, dal governo dominato dagli Sciiti in Iraq. Un conflitto con ragioni di ordine religioso? Può apparire, ma non è del tutto esatto. Se sotto i piedi delle Nazioni Arabe, si coltivassero solo patate, (questa la rubo a Eugenio Scalfari ) e non vi fosse una fortuna in petrolio, sarebbe ancora, il Medio Oriente, un territorio solcato da mandrie e pastori. O poco più.
Stop, per oggi. Domani, chi ha finanziato ISIS, chi lo finanzia tutt'ora, il perché si sia radicalizzato contro i cristiani, cioè noi.

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