domenica 1 febbraio 2015

STRESS

Stress. Un termine, un semplice termine, usato a proposito, sovente a sproposito.A sproposito, quando viene riferito alla vita quotidiana, di ognuno: "Oggi sono stressato", ad esempio, non ha, spesso, ragione di essere pronunciato, è solo affanno. L'affanno, dovuto ai molti impegni, ma non è stress. Stress, è vivere una condizione difficile, reale. La condizione di stress però, può essere indotta da un fatto esterno, quando genera il timore di veder peggiorare, drasticamente, la propria vita. L'ultimo, grave, fatto esterno; la crisi finanziaria. Potere di acquisto ridotto, paura di veder svanire i risparmi, peggio ancora, perdere il posto di lavoro, perdere, addirittura, la propria abitazione perché, la rata del mutuo, risulta impossibile da pagare. Rimediare, spetterebbe ai Governi. Compito, non semplice ma possibile. Certo, anche ai partiti, attraverso l'attività parlamentare. Avviene? Poco. I Governi europei, sia per l'egoismo di alcuni Paesi, sia per i troppi problemi accumulati, procedono, a tentoni, con provvedimenti raffazzonati, alla svelta. Vedere i cambiamenti di rotta, continui. I partiti, tutti, imitano Narciso, specchiandosi nello stagno del proprio interesse. Si attivano, sopratutto, a cumulare consenso. Per raggiungerlo, il miglior metodo, è generare stress nella popolazione. Sia accentuando le conseguenze dei reali problemi ma, anche, diffondendo falsi. Insomma, creano, il solito, capro espiatorio. Lascio perdere, i pur vergognosi assalti, a chi non può nulla della crisi. Concentro l'attenzione su L'Euro. Diventato origine di ogni male in quasi tutti i Paesi Europei. Così è? No! Proprio no! Il ritorno alla Lira, sarebbe una scelta giusta? No! Proprio no! Eppure, il populismo, soffia sul rogo dell'Euro, felice di comunicare la novella era, prospera, dovuta al ritorno delle Valute Nazionali. Lo fanno convinti della propria affermazione? No! Proprio, no! Lo fanno per procurarsi il numero di elettori, onde raggiungere il Potere. O, in via correlata, un numero di Parlamentari, sufficiente a contare nelle Istituzioni. Ambizione, semplice ambizione da Tribuni. Novità? Affatto, è successo parecchie volte, con esiti, talvolta, tragici. Si veda i Regimi dittatoriali. Vero, non siamo a quel punto. Le conseguenze, però, di un ritorno alla Lira, riguarderebbe ognuno di noi, in primis la mia pensione inferiore ai mille Euro, si svaluterebbe immediatamente in potere d'acquisto. Fa esempio l'attuale situazione in Russia, dove la corsa, presso le Banche, per cambiare i rubli in Euro, provoca lunghe code agli sportelli. L'Italia, diventerebbe il coccio fragile d'Europa, come era, prima dell'ingresso nella moneta unica. Ricordate? Per comprare qualche migliaio di Franchi svizzeri o Marchi tedeschi, nel caso di una vacanza in quei Paesi, si era obbligati a dare fondo ai risparmi, e contare decine e decine di banconote italiane. Dovesse succedere, emigrerei fuori Europa, magari, da eremita, sopra un'isola deserta, lontano dai populisti. Ciao.
28/12/2014

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